Drammatica aggressione a Pescara nella notte, la testimonianza di Codici

26 Luglio 2012   05:56  

Vile aggressione, stanotte intorno all'una al quartiere Fontanelle di Pescara, di un'attivista dell'associazione "Codici".

"La signora Linda Ciferni è stata aggredita e la sua macchina distrutta da un pregiudicato, tutta la nostra solidarietà alla vittima e all'Associazione Codici che tanto sta facendo e per questo viene troppo spesso colpita negli affetti e nelle cose" dice il presidente Domenico Pettinari.

"Ci aspettiamo aiuti concreti dalle Istituzioni, il Prefetto, il Questore, il Sindaco, non è possibile rinunciare al presidio di una parte di città, non è possibile rinunciare alla legalità a Pescara".

L'episodio è avvenuto al civico 47 di Via Caduti per servizio.

"Un pregiudicato del posto - racconta Pettinari - si e prima scagliato con violenza su di lei colpendola al viso e poi verso la sua autovettura che è stata distrutta con una mazza di ferro. La nostra associata è stata trasporta d'urgenza al pronto soccorso".

Anche il pregiudicato, secondo quanto riferiscono dall'associazione, è stato costretto a far ricorso alle cure mediche del Pronto soccorso essendosi ferito ad una mano.

"Al pronto soccorso è successo l'inferno - racconta Pettinari -, il pregiudicato sotto la stretta dei poliziotti gridava minacciando la vittima che stazionava su una barella. Diceva 'questo è solo l'inizio...vi facciamo saltare tutti in aria. Le minacce erano rivolte anche nei nostri confronti essendo presenti e vicini alla nostra povera associata. La ritorsione sarebbe partita a seguito delle attività associative".

"Non ho più parole per commentare, il dramma che stiamo vivendo è troppo grande ...vorremmo solo gridare tutta la nostra rabbia contro i veri responsabili di tutto questo: le istituzioni".

Questa mattina per le ore 10 un gruppo di cittadini esasperati di Fontanelle assieme alla vittima del vile attentato di questa notte capeggiati da segretario di Codici raggiungerà la prefettura di Pescara per gridare al prefetto il dramma che si è costretti a vivere in Via Caduti per servizio. "Se non verremo ascoltati - dice Pettinari - non esiteremo a mettere in atto resistenza passiva con contestuale occupazione perchè non possiamo più consentire che i nostri attivisti vengano brutalmente colpiti nel silenzio assordante delle istituzioni. Qui stiamo combattendo una guerra che da questa parte sta facendo troppe vittime...non è più concepibile che  dobbiamo versare altro sangue se poi lo Stato ci lascia senza protezione alcuna. Fontanelle sta vivendo giorni da Bronx e Pescara non si muove".


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