Dura denuncia del CONAPO, i Pompieri trattati come carne da macello

15 Novembre 2016   11:59  

Il primo dicembre prossimo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferirà la medaglia d'oro alla bandiera dei Vigili del Fuoco “per il grande lavoro fatto durante il terremoto". 

Lo ha reso noto il sottosegretario all'Interno Gianpiero Bocci durante una recente visita nelle zone terremotate. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha addirittura abbracciato ai vigili del fuoco nei gravi momenti del terremoto del centro Italia e dello scontro dei treni in Puglia.

Persino il Ministro dell’Interno Angelino Alfano l’8 novembre, intervenendo al Senato, si è sentito in dovere di tessere le lodi dei Vigili del Fuoco chiarendo che “sono considerati allo stesso livello delle altre Forze dell'Ordine e di Polizia, noi non facciamo classifiche. Diciamo che il Vigili del Fuoco sono il fiore all'occhiello del nostro sistema di soccorso pubblico”.

Tutti questi riconoscimenti e queste lodi hanno però mandato su tutte le furie i rappresentanti sindacali del Conapo, il battagliero sindacato dei vigili del fuoco che da anni denuncia una grave disparità di trattamento nelle retribuzioni e pensioni dei pompieri “nettamente e ingiustamente inferiori a quelle delle forze di polizia”. 

“Quella dei Vigili del Fuoco è una situazione lavorativa surreale, siamo trattati a pesci in faccia dallo Stato, pagati con trecento euro in meno ogni mese rispetto alle Forze di Polizia e senza gli istituti previdenziali che tutti gli altri corpi hanno a compensazione dei gravosi servizi operativi” ha tuonato Elio D’Annibale, segretario Conapo dell’Aquila che non esita a parlare di “vero e proprio trattamento da corpo di serie B che desta profondo malessere anche nella nostra provincia come anche dimostrato dalla ricostruzione della sede del comando provinciale di via Pescara che dopo quasi otto anni dal terremoto è ancora desolatamente al palo e le condizioni di quella esistente ogni oltre limite di decenza”.

Antonio Brizzi, che del sindacato Conapo è il segretario generale ha parlato di “vera e propria beffa politica poiché siamo di fronte all’ennesimo umiliante paradosso di uno Stato che con una mano ci riconosce le più alte onoreficenze e lodi e con l’altra continua a trattare i nostri vigili del fuoco come carne da macello. Altro che il pari trattamento decantato da Alfano al Senato. Il ministro continua a fare figli e figliastri tra polizia e vigili del fuoco che sono entrambi dipendenti dal suo ministero, quello dell’interno”.

E il sindacato dei pompieri lancia una forte provocazione direttamente al Premier Renzi: “di medaglie ne abbiamo già tante e, seppur onorati di riceverle, al supermercato non ce le accettano, se i suoi abbracci al terremoto erano veri e non di convenienza lo dimostri dandoci la stessa dignità retributiva e pensionistica che lo Stato riconosce agli altri corpi. Abbiamo ampiamente dimostrato di meritarcela e non ci sono scuse politiche che tengono visto che non chiediamo nessun privilegio e che non vogliamo un centesimo in piu’ degli altri corpi”.

Per il segretario generale del Conapo sono inoltre necessarie “piu’ assunzioni di vigili del fuoco. Ne mancano 3 mila, rispetto ai 32 mila previsti, e le continue emergenze ne dimostrano la urgente necessità. Ci sono graduatorie di idonei che attendono di essere assunti e che possono velocemente colmare queste carenze”.

“Chiediamo risposte concrete con uno specifico fondo nella legge di bilancio destinato a risolvere la sperequazione retributiva e pensionistica con gli altri corpi” è l’appello che il Conapo lancia proprio a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale durante la consegna della medaglia d’oro “deve sapere i motivi del diffuso malessere dei vigili del fuoco”. Chissà se i politici aquilani hanno qualcosa da dire sulla paradossale situazione dei Vigili del Fuoco.


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