Dylan Dog 402 il tramonto rosso [RECENSIONE NO SPOILER], ma c’è un gran ritorno | Lucadeejay

28 Febbraio 2020   07:07  

Eccolo qua il secondo numero, Dylan Dog 402 "il tramonto rosso" , del remoto dell’indagatore dell’incubo.

Ho avuto la possibilità di leggerlo con ben due giorni di anticipo e non me la sono fatta scappare perchè… beh perchè nel panorama mainstream del fumetto italiano è sicuramente la novità più ricercata, criticata e chiacchierata.

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Un nuovo inizio voluto dalla Bonelli e da Roberto Recchioni (ormai si può definire storico curatore del personaggio dopo il lascito di Sclavi) e del quale trovate già qualche articolo e video sul canale volti ad analizzare i possibili scenari futuri della serie, ma qui, con questo 402 è diverso… qui inizia davvero a delinearsi il futuro del personaggio.

Un numero che DEVE essere letto in continuità col primo e che non può trascendere (per una volta) da quello che lo stesso Recchioni firma nel “Dylan Dog Horror Club”, la storica rubrica dell’albo ed al netto delle amebe che richiamava il buon vecchio Tiziano Sclavi dona nuova speranza a chi, come me, ha aspramente criticato il nuovo personaggio.

Così invito tutti a comprarlo e a dare fiducia fino al 407, la fine del ciclo ed il nuovo inizio vero.

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Ma torniamo all’albo che ho avuto in anteprima.

Copertina bellissima (sempre di Gigi Cavenago), scelta dei colori ottima, il flou ci sta nel nuovo logo di Dylan Dog (azzardato ma ci sta),disegni fatti a sei mani da Roi, Dossena e Mari ottimi e adatti.

Si passa dalla narrazione di Roi, ai flashback di Dossena al finale di Mari in un unico flusso senza quasi accorgersi del cambio che è funzionale alla narrazione, bravi davvero.

 

La storia riprende e modifica radicalmente la seconda parte del primo albo storico dell’indagatore dell’incubo e ci introduce al secondo e (dal titolo) forse anche al terzo, ma staremo a vedere.

La caratterizzazione si fa più profonda anche se molto è “buttato lì” senza troppo soffermarsi, ma si parla delle origini di ogni personaggio anche solo con un passaggio che “dovrebbe” essere quello caratterizzante.

Gran ritorno tra le tavole che non voglio anticiparvi, non ce lo aspettavamo e ne siamo contenti.

Infine un accenno alla storia che si legge bene, migliore del 401, ma ancora troppo distaccata da quelle che dovrebbero essere le regole dell’universo di Dylan Dog, ma qui probabilmente Recchioni ci bacchetterebbe adducendo che siamo in un’altra delle realtà possibili… non so, non mi convince.

Voi, invece, vi siete fatti convincere dal nuovo inizio? Questo continuo ribaltare delle regole del personaggio le apprezzate oppure pensate che siano, semplicemente, degli errori?

Io mi fermo qui, per ora.

Ciao Belli!


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