Settimana di agitazione all'Università dell'Aquila, come in tutta Italia, contro il disegno di legge Gelmini che sull'Ateneo del capoluogo rischia di dimezzare l'offerta formativa, secondo i presidi di Facoltà, mobilitati, insieme a studenti e ricercatori, contro quella che definiscono una pseudo riforma, attenta solo ai conti, presentandosi come traduzione legislativa di una manovra finanziaria generale.
Assemblee e dibattiti accompagneranno la vita accademica fino a venerdì.
A destare preoccupazione ci sono poi la trasformazione delle Università in fondazioni, snaturamento osteggiato dal mondo accademico, e i tagli milionari al Fondo del funzionamento ordinario, il finanziamento erogato dal Ministero al sistema universitario.
In stato di agitazione anche i ricercatori: il Senato Accademico dell'Università dell'Aquila ha approvato una mozione a loro sostegno.
Nell'intervista Fabrizio Politi, presidente conferenza dei presidi.
(MS)