E ora De Vito Piscicelli dice : ''Mai dette quelle parole''

Lettera aperta dell'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli, attraverso il suo avvocato Marcello Melandri, al sindaco dell'Aquila e a tutti gli abruzzesi dopo la pubblicazione di uno stralcio di una conversazione telefonica con suo cognato il giorno del terremoto in Abruzzo:

"Scrivo perche' sono un padre, scrivo perche' sono un marito, scrivo perche' sono un uomo! Non posso nemmeno pensare che l'ipotesi di un mio coinvolgimento in questa vicenda possa avere offeso persone che, come me, hanno sofferto e soffrono per i loro cari, per i loro luoghi, per la loro storia. Anche se sono innocente mi scuso! Innocente - ribadisce l'imprenditore - perche', come ho gia' chiarito e intendo ripetere, non ho mai pronunciato quella terribile frase che ho solo dovuto ascoltare e che mi ha lasciato, come e' chiaro dal tono della telefonata, senza parole limitandomi appunto a rispondere a monosillabi".

Una cosa non è chiara dunque: se non è stato lui a pronunciare quelle parole, chi sarebbe stato, il cognato interlocutore, il fantomatico Gagliardi? E a che orribile frase si rifersce, a quel ''Eh, certo, io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto''? Se non l'ha detta lui, ma il cognato, lui comunque ha risposto ''Pure io ho riso'', e non è che cambi molto. E a proposito, complimenti per lo spessore morale della famiglia...Oppure Piscicelli, tramite il suo avvocato, nega l'evidenza fattuale, tanto siamo in Italia, di intercettazioni sbobinate e trascritte fedelmente, e agli atti di un'inchiesta delicatissima? Dove crede di essere Piscicelli al Bagaglino, al processo di Biscardi, in un film di Alvaro Vitali? Cosa lo spinge a scusarsi, la sincera vergogna, o la paura di perdere appalti?

AGLI ATTI GIUDIZIARI QUESTE SONO LE LORO PAROLE

Gagliardi:  ''Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno".

Piscicelli: "No, lo so"(ride)''

Gagliardi: "Così per dire, per carità... poveracci".

Piscicielli: "Va buò, ciao..".

Gagliardi: ''O no?

Piscicielli: '' Eh, certo, io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto?''

Gagliardi: ''Io pure..va buò ciao''

FT