A due anni dalla sua nomina a curatrice, l'autrice di punta dell'horror italiano Barbara Baraldi confessa, durante un'intervista esclusiva con Luca Di Giacomantonio, direttore del sito Recensioni.tv, le sfide, le emozioni e le inedite strategie che hanno riportato l'indagatore dell'incubo al centro della scena fumettistica nazionale, culminando con un prestigioso Romics d'Oro e promettendo un futuro ricco di sorprese per i fan.
"È stata un'emozione fortissima," esordisce Barbara Baraldi, ripensando al suo ritorno a Roma, coinciso con l'acclamazione per la sua curatela di Dylan Dog e per la sua consolidata carriera di scrittrice horror e thriller, durante la conversazione con Luca Di Giacomantonio. Un premio alla carriera che inizialmente l'ha spiazzata, ma che riconosce il suo impegno costante e la sua evoluzione artistica nel panorama letterario e fumettistico italiano.
Assumere la guida di Dylan Dog è stata una sfida immediata, un vero e proprio tourbillon di lavoro che l'ha assorbita completamente, come racconta a Di Giacomantonio. "Non ho avuto un attimo di tregua," confessa, sottolineando l'entusiasmo che l'ha spinta a dare subito una nuova impronta alla testata. Nonostante le previsioni di tempi lunghi per vedere i frutti della sua curatela, già dopo sei mesi sono arrivate le prime novità, con storie inedite e molteplici sfaccettature dell'universo dylaniato.
Questo instancabile lavoro ha portato a una rivitalizzazione del personaggio, con un rinnovato interesse da parte del pubblico e un significativo ritorno sulla scena nazionale, culminato con il Romics d'Oro, come discusso con il direttore di Recensioni.tv. Un riconoscimento che va oltre la sua carriera di scrittrice, celebrando anche il fatto che una donna abbia saputo conquistare un ruolo di primo piano nel panorama fumettistico italiano, tradizionalmente dominato da figure maschili.
"È un'emozione grandissima vedere Dylan Dog sui cartelloni," ammette Baraldi, durante l'intervista con Luca Di Giacomantonio, sottolineando come questo successo sia anche un peso sulle spalle, data la rinnovata attenzione verso la Sergio Bonelli Editore. La mostra dedicata all'indagatore dell'incubo al Romics è stata per lei un momento di profonda commozione, un segnale tangibile dell'affetto del pubblico verso questo iconico personaggio.
Essere una donna in un ambiente prevalentemente maschile non è stato sempre facile. Baraldi racconta a Di Giacomantonio di essersi scontrata spesso con cliché e luoghi comuni, ma la sua passione per il genere horror, nata fin dall'infanzia, e la sua determinazione l'hanno portata a superare ogni ostacolo. Cresciuta in una famiglia dove i fumetti erano la norma, non ha mai percepito differenze di genere nel raccontare storie. "Ci sono buone storie e cattive storie," afferma con convinzione, sottolineando come la sensibilità non abbia genere.
Un aspetto che la riempie di orgoglio è l'essere diventata un modello per le giovani lettrici, un esempio di come una donna possa realizzare i propri sogni anche in contesti apparentemente ostili, come spiega a Luca Di Giacomantonio. Ricorda Paola Barbato, una delle prime sceneggiatrici di Dylan Dog, come una figura pionieristica. Baraldi sottolinea inoltre il ruolo fondamentale di Tea Bonelli e delle sorelle Giussani, figure chiave che hanno contribuito in maniera significativa alla storia del fumetto italiano.
Parlando del rapporto con Tiziano Sclavi, il creatore di Dylan Dog, Baraldi lo descrive, nel corso dell'intervista con Recensioni.tv, come un genio dalla mente incredibilmente veloce. Il loro processo di lavoro è improntato alla collaborazione e al rigore, con una attenta valutazione di ogni soggetto prima di sottoporlo al suo giudizio. Sclavi interviene raramente, ma quando lo fa, le sue osservazioni sono sempre lucide e pertinenti, spesso anticipando i dubbi della curatrice.
Guardando al futuro, Baraldi anticipa, durante la chiacchierata con Luca Di Giacomantonio, un 2026 ricco di sorprese per celebrare degnamente l'anniversario di Dylan Dog. Nonostante i recenti aumenti di prezzo, giustificati dalla volontà di mantenere un elevato standard qualitativo, i lettori possono aspettarsi storie avvincenti e disegni straordinari. Un omaggio speciale sarà dedicato a Montanari Grassani, con la pubblicazione di un albo a cui teneva particolarmente.
Un aneddoto toccante riguarda proprio Grassani, che ha avuto modo di sentire telefonicamente, raccogliendo il suo entusiasmo e la sua emozione per questo progetto, come rivela nell'intervista a Recensioni.tv. Un intervento commovente che Baraldi ha voluto inserire nell'editoriale, testimoniando la passione e l'umanità che animano il mondo del fumetto.
Infine, una succulenta anticipazione per i fan: in occasione del prossimo albo, sarà allegato un poster esclusivo, un regalo speciale pensato per i lettori che continuano a sostenere con affetto l'indagatore dell'incubo, come svela a Luca Di Giacomantonio. Un piccolo gesto che simboleggia un abbraccio e un segno di attenzione verso la loro fedeltà.
La copertina è fatta con AI.