Ecco il "Patto per lo Sviluppo": politica per la prima volta unita per l'Abruzzo

Accordo Regione-parti sociali

14 Aprile 2011   07:00  

E' stato sottoscritto a Pescara, nella sede dell'auditorium Petruzzi, il Patto per lo Sviluppo dell'Abruzzo. Si tratta di un'intesa per il rilancio del sistema economico regionale, suggellata da un accordo tra Regione, Parti sociali (organizzazioni sindacali e datoriali), e gli altri soggetti del partenariato economico-sociale per condividere scelte strategiche e priorita' con l'obiettivo di assumere un reciproco impegno a cooperare e ad agire sinergicamente.

Il primo firmatario del Patto e' stato proprio il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ma a siglare il documento sono stati anche il vice presidente ed assessore allo Sviluppo Economico ed il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale.

"E' una giornata estremamente significativa per l'Abruzzo - ha esordito il Presidente - e la straordinaria valenza di questo passaggio e' testimoniata soprattutto dal coinvolgimento di tutti gli agenti sociali, opposizione compresa. Quando le questioni sul tappeto sono talmente complesse da superare di gran lunga la durata di un mandato elettorale - ha proseguito - e' opportuno che certi processi vengano condivisi a tutti i livelli".

Obiettivo generale del Patto e' risanare, riformare, sviluppare e ricostruire, coniugando le azioni con un Federalismo solidale e responsabile. Con questo Patto, in effetti, si intende rappresentare un metodo di confronto e di dialogo sociale e prevede l'applicazione della condivisione come metodo di governo. Una scelta che implica, in primo luogo, l'allargamento degli attori coinvolti e, in secondo luogo, la precisazione di impegni e reciproche responsabilita' a carico di ciascuno, ovviamente salvaguardando l'autonomia delle parti sociali nonche' le prerogative del governo regionale.

Il presidente della Regione ha poi sottolineato come "questa Intesa, dopo un lungo periodo di crisi della nostra economia, vada a collocarsi proprio in una fase di rilancio del sistema economico, testimoniata da diversi segnali di ripresa". Nel corso del suo intervento all'atto della firma del Patto per lo Sviluppo, il presidente della Regione ha sottolineato la circostanza che "da un esame incrociato, frutto dell'indagine congiunturale del CRESA e degli ultimi dati ISTAT relativi al 2010, emergono importanti segnali di ripresa per l'economia abruzzese". In particolare, e' la provincia dell'Aquila a svettare per dinamismo anche sul fronte dell'occupazione femminile. Intanto, l'Abruzzo, nella sua totalita', risulta una delle poche regioni che hanno visto arrestarsi la caduta di occupazione.

"Nel 2010 - ha spiegato il capo dell'Esecutivo regionale - il numero degli occupati si e' attestato sulle 494 mila unita', la stessa cifra del 2009 mentre il dato nazionale parla di un decremento di occupazione dello 0.7 per cento. Ma i numeri piu' incoraggianti per la nostra regione - ha aggiunto - sono quelli relativi al quarto trimestre 2010 che vedono l'Abruzzo segnare una crescita dell'occupazione dell'1,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009. Una performance che la colloca al quarto posto in Italia. Senza trascurare l'export che e' di 3,3 punti sopra la media nazionale".

Nello stesso quarto trimestre 2010, l'Abruzzo, al terzo posto assoluto in classifica, si segnala anche per il dinamismo dell'occupazione nel settore dei servizi alle imprese ed alle persone con un +3,7 per cento, dietro solo ad Umbria e Toscana.

In regione, cosi' come in tutto il Paese, cresce, a dire il vero, anche il tasso di disoccupazione (in Italia e' all'8,4 per cento, in Abruzzo si registra l'8,8 per cento) ma, secondo il presidente della Giunta regionale, "in Abruzzo c'e' un maggior numero di persone che, uscendo dal sommerso, si affaccia sul mercato del lavoro e questo denota una maggiore fiducia nel futuro". Per di piu', nella provincia dell'Aquila il tasso di occupazione rappresenta il maggior incremento a livello nazionale (+5,4 per cento rispetto al 2009) cosi' come cresce in maniera considerevole l'occupazione femminile che fa segnare un eccellente + 11,4 per cento. "Per L'Aquila va segnalata anche l'impennata nel settore del servizi, passato dai 74 mila occupati del 2009 agli 81 mila del 2010 - ha rimarcato il Presidente - il che significa che si sta rimettendo in moto il processo produttivo. Ora bisogna creare tutte le premesse affinche' questa ripresa prosegua - ha concluso - generando, a sua volta, ulteriore sviluppo e nuova occupazione".

I PUNTI SALIENTI DEL PATTO

- l’incontro con il Governo Nazionale per definire tempi e modi di sblocco delle risorse del Fas, del Master Plan e delle risorse per le infrastrutture;

- la condivisione delle priorità nella spesa delle risorse  nella logica dell’unitarietà della programmazione;

- il ripristino della quota di FAS impegnata per coprire il buco dei conti della sanità;

- la rinascita del territorio del cratere anche mediante fiscalità di vantaggio, con il rafforzamento del ruolo dell’Aquila come capoluogo e città della conoscenza;

- confronti con i grandi gruppi pubblici/ex-pubblici (Telecom, Enel, Autostrade, Ferrovie, Finmeccanica, etc) sui loro programmi di investimento in Abruzzo;

- la condivisione di progetti di connessioni e relazioni con le regioni circostanti e la promozione del ruolo dell’Abruzzo nell’area Adriatica e in riferimento ai Balcani;

- la prosecuzione del confronto per la spesa dei Fondi Strutturali in sede di Protocollo Regione-Parti Sociali sulla Programmazione 2007-13 per non perdere risorse e spenderle al meglio;

- un confronto sul Bilancio per condividere strategie sul futuro dei conti pubblici regionali, le politiche fiscali e tariffarie, anche in riferimento al Federalismo, puntando alla riduzione della spesa improduttiva, all’aumento delle entrate regionali, anche contrastando i fenomeni di evasione, e all’incremento delle risorse proprie della regione, escludendo inasprimenti fiscali;

- il confronto a livello regionale per la riforma del Servizio sanitario regionale, per l’alternativa all’uso improprio dell’ospedale, per la realizzazione della connessione socio-sanitaria, per il riordino del welfare regionale, con l’obiettivo di aumentare le risorse sulle politiche sociali;

- la riorganizzazione del trasporto pubblico locale;

- la sottoscrizione di uno specifico accordo regionale sull’occupazione e l’occupabilità che rafforzi il sistema regionale di istruzione-formazione-conoscenza e il suo raccordo con le problematiche occupazionali; rafforzamento delle politiche a sostegno dell’occupazione stabile;

- l’istituzione del Focus Grande Impresa e del Focus Piccola e Media Impresa;

- il progetto Fabbrica Abruzzo e la negoziazione con Invitalia e con il MISE di un Contratto di Programma di Territorio che, utilizzando risorse già programmate, evidenzi la volontà degli attori locali di investire ancora e significativamente nello sviluppo regionale;

- la promozione di azioni per la drastica diminuzione degli incidenti e degli infortuni sul lavoro tramite il potenziamento degli strumenti e degli interventi di prevenzione, informazione e formazione ai lavoratori sia dipendenti sia autonomi e la massima integrazione tra imprese ed enti pubblici.


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