Ecomafie, Roberti, risultati sorprendenti con nuovo nucleo Cfs

05 Maggio 2014   15:31  

"I reati contro l'ambiente spesso sono reati d'impresa, di imprenditori disonesti che vogliono risparmiare sullo smaltimento dei rifiuti, soprattutto prodotti da attivita' in nero. Partono, dunque, da singole iniziative imprenditoriali, ma possono incontrare l'attivita' della criminalita' organizzata se essa controlla il territorio".

Lo ha detto all'Aquila, il Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, nel corso della conferenza indetta per presentare l'istituzione all'Aquila, del primo nucleo del Corpo Forestale dello Stato che in Italia lavorera' all'interno di una direzione distrettuale antimafia.

"Sui reati legati alla cosiddetta ecomafia - ha aggiunto - c'e' una intensa attivita' che si sta svolgendo a livello nazionale, la procura antimafia abruzzese ha voluto per prima adottare questo modello investigativo.

C'e' una forte vicinanza della Procura nazionale antimafia nei confronti della sezione distrettuale dell'Aquila che merita un'attenzione particolare perche' avamposto di contrasto alla criminalita' organizzata, anche alla luce degli appalti sulla ricostruzione post terremoto.

Nelle indagini in materia di rifiuti ci sono reati spia di presenza della criminalita' organizzata, tra cui corruzione e sversamenti non autorizzati, che non sono spesso episodi isolati. Grazie al nuovo nucleo investigativo, - ha concluso Roberti - incrociando queste informazioni con i nostri database, si potranno ottenere risultati sorprendenti". 


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