Edilizia in profonda crisi: i dati della Cgil

03 Marzo 2009   11:58  

Ogni giorno decine di aziende edili sono costrette a ricorrere alla Cassa integrazione per i propri dipendenti. In particolare nelle ultime settimane sono oltre 2.000, in tutta Italia, i lavoratori edili per i quali e' stata richiesta la Cigs. A lanciare l'allarme e' la Cisl secondo cui "si tratta della punta dell'iceberg, perche' effetto di pochi episodi come la fine dei lavori dell'Alta Velocita' sulla Torino-Milano, lo scioglimento del Consorzio Scilla (ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria), e le difficolta' di realta' finora conosciute come solide quali Sgf, Impresa, Cooperativa Archeologia, Cooperativa Edil Atellana, Seas, Pisa Costruzioni e Co.ge.l., solo per citare i casi piu' eclatanti". Le maggiori difficolta', sottolinea il sindacato. si avvertono nelle aziende di medio-piccola grandezza. Sono numeri che presi singolarmente non creano allarmismi (nulla a che vedere con la Fiat di Pomigliano D'Arco), ma che messi insieme forniscono un quadro della situazione a dir poco preoccupante. Per affrontare gli effetti della crisi la Filca-Cisl nazionale, insieme a Feneal-Uil e Fillea-Cgil, ha proposto a tutte le controparti datoriali la sottoscrizione di un documento per definire un 'Avviso Comune' e, successivamente, l'attivazione di un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le stime parlano di circa 250.000 occupati in meno nel corso del 2009

 


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