Edilizia nel Teramano, l'allarme della Filca Cisl: "Niente appalti pubblici dal 2009"

Chiuse 177 imprese dal 2012

24 Marzo 2014   12:57  

L'edilizia è uno di settori che sono stati più duramente colpiti dalla crisi economica di questi anni, ed i numeri dicono che la ripresa è prutroppo meno vicina di quanto si possa sperare.

La situazione sembra particolarmente preoccupante nel Teramano, stando ai dati raccolti e pubblicati dalla Filca Cisl, secondo il cui segretario Giancarlo De Sanctis, "in Provincia di Teramo, a parte qualche rotonda appaltata sempre alle solite imprese, non si vede l'assegnazione di un appalto pubblico addirittura dal 2009".

Non solo carenza di appalti: la massa salari è diminuita del 8% rispetto al 2012, con una perdita di quasi 50 milioni di euro rispetto al 2008, e sempre in riferimento al 2012 le imprese attive sono 177 in meno, mentre dal 2008 ad oggi su 1.300 imprese 600 hanno chiuso i battenti. In calo anche i lavoratori e le ore lavorative (-18% e -12% rispetto al 2012), mentre l'unico incremento riguarda gli insoluti, con un aumento del 19%.

Secondo De Sanctis, "occorrono investimenti affinché l'edlizia possa ripartire, con immediati interventi di programmazione da parte degli enti locali in merito ai fondi sbloccati dal governo. Essenziale sarebbe anche una forte azione da parte delle parti sociali per favorire il finanziamento di tali interventi da parte del sistema creditizio, principale attore del crollo della nostra economia reale".


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