Editoria, Iacopino, con via libera a ddl editori possono brindare

02 Marzo 2016   18:58  

"La liberta' di stampa e', da ora, sicuramente piu' garantita. Siamo tutti piu' sereni. Non si sentira' parlare, si illudono, di schiavitu' nel mondo dell'informazione.

Gli editori possono brindare assieme ai loro complici di mille misfatti: il contratto da fame, la vergogna della delibera sull'equo compenso, la devastazione di alcuni diritti di chi ha lavorato per una vita e quella di quanti, senza tutele, dovranno accontentarsi delle mancette in cambio di un lavoro sempre piu' faticoso".

E' durissima la dichiarazione di Enzo Iacopino, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, dopo l'approvazione alla Camera della norme relative alla legge sull'editoria.

Iacopino sottolinea che "dal marzo 2013 un provvedimento per cambiare la barbarie della legge sulla diffamazione rimbalza tra Camera e Senato, senza essere approvato.

I colleghi continuano, intanto, ad essere condannati al carcere: ultimo in ordine di tempo un battagliero pubblicista di oltre 80 anni.

In cinque mesi viene, invece, votata una ipotesi di riforma dell'Ordine che non recepisce quanto proposto dal Consiglio dell'Odg, ma con cinque righe ispirate da chi e' marginale nella categoria, cancella la memoria di Guido Gonella".

Per il presidente nazionale dell'Odg a questo punto gli stessi editori "potranno continuare ad incassare danari pubblici, senza neanche dimostrare di avere retribuito i giornalisti, e potranno continuare a nascondere i molti interessi che hanno in altre attivita' cosi' che i cittadini non sapranno mai perche' certe notizie spariscono o vengono esaltate.

E' davvero il momento di riflettere su chi fa questo lavoro e di dare voce ai diritti calpestati da patti tanto scellerati quanto inconfessabili".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore