Elezioni COMITES italiani all’estero rinviate al 2015

11 Novembre 2014   16:25  

Erano ormai 10 anni che i COMITES , comitati degli italiani all’estero aspettavano di essere rinnovati e l’annuncio che il sottosegretario Mario Giro dette in occasione della sua visita in Venezuela nel passato mese di agosto, accese molte speranza circa la possibilità di un cambiamento nella direzione e gestione di questi organismi .

Negli anni passati l’uso personalistico per non dire arbitrario, di queste istituzioni,  avevano allontanato la partecipazione dei nostri connazionali residenti all’estero, che spesso non ne conoscevano ne l’esistenza e tantomeno la funzione.

Oggi la doccia fredda del rinvio al 17aprile del 2015 della tanto attesa consultazione, che secondo dichiarazioni dello stesso sottosegretario Giro dipendono dalla scarsa partecipazione degli aventi diritto al voto.

A questo punto vale la pena ricordare che il sistema di voto degli italiani residenti all’estero si era svolto sino a prima di questa consultazione con il tanto discusso ed insicuro sistema di invio delle schede elettorali per posta a tutti gli iscritti nel registro AIRE.

A loro volta gli elettori dopo aver votato, restituivano le schede al consolato con lo stesso sistema o le depositavano in appositi contenitori  dentro le stesse sedi diplomatiche o in alcuni, e meno sicuri,  casi all’esterno.

Tutto ciò ha ingenerato nel corso degli anni molti dubbi sulla sicurezza e validità del voto come reale espressione degli aventi diritto. Troppe falle nelle modalità, poca informazione e un tessuto sociale che a volte ha permesso veri e propri documentati imbrogli a danno di un diritto conquistato dalla grande comunità degli italiani residenti all’estero.

E’ per queste motivazioni che il ministero ha introdotto alcune modifiche nell’espletazione del voto, cambi che dovrebbero restare validi  anche per le prossime consultazioni elettorali. Non si invieranno più le schede a tutti gli iscritti nel registro dell’AIRE, ma dovranno essere gli elettori stessi a comunicare,  attraverso opportune schede distribuite su tutto il territorio, la loro volontà a partecipare alla consultazione.

Questa variazione nel sistema di votazione, sicuramente dovuta, ha  in questo caso dimostrato, nello stesso tempo, forza e debolezza.

Gli scarsi risultati ottenuti in termine di risposte, solo il 2% degli aventi diritto ha manifestato la sua volontà a partecipare al processo elettorale, ha determinato la decisione di posticipare la data di questa attesa consultazione.

Scarsa informazione, poche risorse impegnate nella comunicazione hanno sicuramente determinato un risultato che chiarisce, gettando ulteriori “ombre” sulla reale partecipazione  delle passate consultazioni,  ancora di più la necessità di un rinnovamento.

Gianfranco Di Giacomantonio  Caracas-Venezuela


Galleria Immagini

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore