Elezioni all'Aquila, Verini: "Mai chiesto niente a De Matteis, anzi"

27 Febbraio 2012   19:01  

Il consigliere comunale Enrico Verini, candidato sindaco di Futuro e libertà, replica all'articolo di Abruzzo24ore.tv nel quale si riferiva del tentativo di un accordo con il vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, anch'esso candidato sindaco.

Per dovere di cronaca, come facciamo sempre e con tutti, pubblichiamo integralmente il comunicato di Verini.

LA REPLICA DI VERINI

Caspita che comportamenti! Complimenti davvero. I fatti: mi telefona De Matteis per incontrarmi. Lo incontro e parliamo 2 volte, la seconda alla presenza di Stefano Morelli, che potrà testimoniare.

Giorgio mi chiede l'appoggio, come lecito e io rispondo che ci penserò, come giusto. Stessa cosa me la chiedono Giovanni Lolli, Pierluigi Properzi, e dico che penserò, anzi penseremo a ogni ipotesi.

Non chiedo, lo confermerà lo stesso De Matteis, nessuna poltrona, ma solo quale è il suo programma per la nostra città. E questo è tutto. Ma aggiungo che tra ieri e l'altroieri, mi chiamano amici comuni emissari del gruppo De Matteis, i quali mi chiedono cosa voglia, in termini di posti, in cambio dell'appoggio a De Matteis. Rispondo loro: nulla! Non è su questa base che ragiono io.

Faccio i loro nomi, in maniera tale che potrete verificare: Giancarlo De Risio, Piero Carducci . Sono persone per bene, al contrario di chi cerca di infangarmi con questo articolo, e son certo che, interpellati, diranno la verità.

Infine una mia riflessione: chi usa il mezzo della delazione, del pettegolezzo, non mi spaventa da candidato. Ma da cittadino mi spaventa l'idea che questa città casca in mani di persone con tale mentalità. Sono certo che non è De Matteis il
mandante di tutto ciò e auspico che provveda a discostarsi da questi metodi di qualche suo servente, che danneggia di certo anche la sua onorabilità.

Infine, riguardo alla prospettiva di candidarmi alle regionali, informo gli scriventi dell'articolo, che il vitalizio a cui si fa riferimento, è stato finalmente abrogato. Dunque, se non per stima nella mia buona fede, quantomeno per quel che ho appena scritto, posso asserire che il vostro sospetto appare chiaramente come un'altra maniera per colpire umanamente e politicamente chi è reo solo di non assoggettarsi a niente e a nessuno. Tutto ciò rafforza in me la convinzione che sono e che il mio gruppo è diverso. Noi pensiamo giovane e agiamo giovane. Voi purtroppo no.


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