Elezioni università dell'Aquila: il Decano Spena non ci sta, "le elezioni non si sospendono"

19 Aprile 2012   18:57  

"L'egregio Rettore, con nota del 19 aprile  2012, invita il Decano a ritirare il decreto di indizione delle elezioni per il rinnovo della carica di rettore.

Alla stessa nota l'egregio Rettore allega la risposta che la locale Avvocatura Distrettuale dello Stato ha dato all'Amministrazione in merito alla corretta applicazione dell'art.2, comma 9, della L.240/2010. 

Segnalo preliminarmente che, del quesito posto, non è stata data comunicazione al Decano, e che non risultano in alcun punto chiariti i criteri che hanno indotto l'Amministrazione a rivolgersi alla locale Avvocatura piuttosto che al competente MIUR: i pareri della locale Avvocatura, infatti, non assumono valenza giurisprudenziale".

Lo dice il Decano, professor Aniello Russo Spena.

"Rilevo altresì che la citata nota della locale Avvocatura, in materia di applicazione della L. 240/2010, ripetendo concetti già esaminati in altre sedi, non aggiunge elementi di novità rispetto a quanto già noto.  

Avverto l'obbligo di segnalare che la locale Avvocatura prende a riferimento la situazione dell'Ateneo di Parma ove, per quanto consta e a differenza di quanto avvenuto a L'Aquila, non risultano indette le elezioni da parte del Decano. 

Appaiono fuori luogo e incomprensibili anche le preoccupazioni espresse dalla locale Avvocatura secondo cui "eventuali iniziative giurisdizionali da parte dell'Autorità ministeriale potrebbero ridondare negativamente sull'immagine istituzionale" dell'Ateneo.

Per quanto riguarda gli ulteriori allegati alla nota rettorale, stupisce che l'egregio Rettore consideri documento di qualche rilevanza la balbettante replica del Ministro per i Rapporti con il Parlamento riportata agli atti parlamentari.

Stupisce che venga considerato "pro veritate" il parere che il prof. Politi ha espresso per iniziativa personale senza essere sollecitato da alcun organismo istituzionale; in merito a tale parere, peraltro, confermo quanto già ho espresso in comunicazioni precedenti.

Respingo l'affermazione che il decreto del Decano di indizione delle elezioni sia stato adottato in carenza di potere, ricordando marginalmente che la sua emanazione fu sollecitata dallo stesso Rettore addirittura fornendone il facsimile.

Considero irricevibile anche l'invito a procedere al ritiro del decreto, come suggerito dalla locale Avvocatura: il Decano ha il potere di indire le elezioni, ma non quello di annullarle senza disposizione specifica emanata dall'organo superiore (decreto ministeriale di annullamento) o dal giudice (sospensiva TAR su istanza di persona interessata).

Assumo infine che l'invito dell'egregio Rettore rivolto al Direttore Amministrativo di "assumere tutti i provvedimenti conseguenti" debba intendersi condizionato alle decisioni del Decano, unica autorità dell'Ateneo in materia di elezioni del Rettore. Ne consegue che deve ritenersi confermata tutta la procedura avviata con l'indizione delle elezioni del rettore, ivi compresa l'Assemblea convocata per domani 20 aprile 2012, permanendo tutti gli obblighi dell'Amministrazione universitaria".


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