Emergenza randagismo nelle aree protette

12 Febbraio 2007   13:13  
Un problema di non poco conto quello dei branchi di cani abbandonati ed inselvatichiti che si aggirano nelle montagne dell´entroterra, minacciando gli allevamenti bovini ed ovini, ma anche le specie protette. Ennesimo episodio venerdi scorso nei pressi nel Parco Regionale Sirente velino, località San Vittorino. Un branco composto da una decina di cani inselvatichiti ha aggredito un gregge di capre e solo l´intervento di un agente della polizia provinciale, che passava di lì per caso fuori dell´orario di lavoro, ha evitato la mattanza. Pochi giorni prima, sempre a Celano, era andata peggio ad un allevatore che in seguito all´attaco di un branco, non è chiaro però se di lupi o cani randagi, ha perso quindici capi ovini. Il Parco regionale sirente velino è in prima linea per contrastare il fenomeno: nel marzo 2006 è stata infatti siglata, nel ambito del progetto Life "Salviamo l´orso", una convenzione con la Asl di Avezzano-Sulmona, che prevede l´iscrizione dei cani patronali da guardiana all’anagrafe regionale , il trattamento antiparassitario e la sterilizzazione delle femmine su richiesta dei pastori, consulenze sanitarie, procedure per la verifica dei danni al patrimonio zootecnico finalizzate al risarcimento. Ancora presto per vedere i risultati. L´importante è che tutti collaborino per risolvere il problema evitando in particolare azioni inconsulte, come qualla di disseminare nell´area protetta bocconi avvelenati di cui possono restare vittime anche gli animali protetti, che sono un patrimonio per tutto il territorio. FT

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore