Emidio Leopardi e il circolo socialista aquilano

di Riccardo Lolli

05 Maggio 2008   22:37  

Nei giorni scorsi presso il Palezzetto dei Nobili, a L’Aquila è stato presentato il volume di Riccardo LolliEmidio Leopardi e il circolo socialista aquilano”. Alla presentazione erano presenti , oltre all’ autore anche, il Presidente del Consiglio comunale dell’ Aquila Carlo Benedetti, il preside della Facoltà di lettere dell’ Università di Pescara Stefano Tronchese, ed il professore Raffaele Colapietra.

Il volume ripercorre, attraverso la biografia di Emidio Lopardi, le vicende del socialismo aquilano dalla nascita al secondo dopoguerra in un intreccio continuo tra fermenti e difficoltà locali e quanto si muoveva a livello nazionale nella vita del partito. La traiettoria politica di Lopardi, appena diciottenne sul palco dei comizianti a Napoli a fianco di Labriola e Renda nella celebrazione di una delle prime edizioni del 1° maggio, si è intersecata nel tempo sia con le vicende locali che con gli eventi ed i mutamenti che hanno travagliato il secolo scorso. Animatore del circolo socialista ha condotto il partito, inizialmente ai margini della vita politica alla conquista dell’amministrazione cittadina nel 1901, prima della giunta Nathan a Roma, e nel 1910, ricoprendo in entrambi i casi la carica di assessore alla pubblica istruzione. E’ stato consigliere provinciale, organizzatore della costituzione della Camera del lavoro, una delle prime del meridione, e di una fitta rete di cooperative al punto che un cittadino su 4 si approvvigionava presso tali strutture. Più volte parlamentare, al suo terzo mandato, in pieno regime fascista, otteneva, nel 1924, una delle più alte percentuali raggiunte dal suo partito nel paese, addirittura superando quelle di Turati a Milano. Aventiniano e, quindi, dichiarato decaduto, più volte bersaglio di aggressioni squadriste, si rifugiò nell’attività professionale senza tuttavia troncare i collegamenti con i compagni di lotta, per riemergere alla Liberazione nel CNL cittadino e nella carica di Prefetto con un manifesto memorabile nel quale invitava gli aquilani a non spargere sangue fraterno. Eletto all’Assemblea costituente, partecipò attivamente ai lavori per la stesura della carta costituzionale per terminare con un’ultima legislatura la sua attività istituzionale quale senatore di diritto. Un tracciato politico che , nel volume, si è inteso ripercorrere mirando a non avventurarsi in giudizi di valore o cedere a tentazioni agiografiche, ma attestandosi al livello della documentazione degli avvenimenti che hanno visto Leopardi testimone e protagonista della penetrazione delle idee socialiste in una realtà meridionale caratterizzata dai limiti strettamente segnati dalla struttura stessa della società locale.

Riccardo Lolli, insegnante, è autore di vari saggi sul movimento sindacale aquilano. Ha curato la pubblicazione dei volumi Società, politica e sindacato all’Aquila fino al fascismo, ed. Ediesse. Per la stessa casa editrice ha pubblicato un saggio nel volume collettaneo la memoria storica del sindacato aquilano. Per la casa editrice Textus, oltre a Lopardi e il circolo socialista aquilano, ha curato la pubblicazione di Carte di lavoro sulla storia sociale della Siemens-Italtel. Collabora con la rivista dell’Istituto di studi storici Abruzzo Contemporaneo.

(VE)


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