Ingresso del Cane a sei zampe nella ricca fascia dell´Orinoco (Faja). L´Eni investirà 4 miliardi di dollari in un progetto petrolifero in Venezuela. E´ il più grande accordo mai stretto dalle autorità bolivariste con una compagnia straniera dalle nazionalizzazioni di Chavez.
Presenti alla firma a Caracas, l´amministratore delegato del "six legged dog" Paolo Scaroni e il ministro dell´Energia venezuelano, che è anche presidente della Compagnia petrolifera nazionale, la Petróleos de Venezuela Sa o Pdvsa, Rafael Ramirez, oltre al titolare della Farnesina Massimo D´Alema.
L´intesa, scrive il Financial Times, è "il segnale finora più concreto dell´entusiasmo del Venezuela per gli investimenti esteri con l´obiettivo di rilanciare il suo settore petrolifero in crisi".
L´area assegnata all´Eni, la Faja, è il più grande deposito di idrocarburi pesanti mai scoperto al mondo in parte già esplorata, è situata nello Stato venezuelano di Anzoátegui, 550 chilometri a Sud-est della capitale, e possiede un potenziale di riserve di oltre 2,5 miliardi di barili.
Tra due anni, il giacimento dovrebbe già essere in grado di produrre 30mila barili di olio pesante al giorno.