Episodi di sciacallaggio a San Panfilo D'Orcia. 5 gli arrestati

11 aprile 2009. Sono stati prosciolti i 5 cittadini romeni accusati di sciacallaggio in una delle abitazioni sfollate di San Panfilo D'Orcia.  A scagionarli dall'accusa di furto la testimonianza del proprietario dell'abitazione, del tutto in linea con quella fornita dalla badante agli inquirenti, secondo la quale sarebbe stato lo stesso padrone di casa a chiederle di recuperare gli oggetti di valore rimasti incustoditi a seguito del sisma. 

10 aprile 2009. Sono 289 le vittime del disastro sismico ancora in atto nella Provincia dell'Aquila. Ma qualcuno, approfittando del dolore e della conseguente disattenzione delle famiglie abruzzesi coinvolte nella tragedia, pensa già a come ingrossare le proprie sostanze, offrendo servizi e generi alimentari a prezzi allucinanti, oppure introducendosi nelle case diroccate per fare razzia di beni e oggetti di valore. Anche oggi, giornata di lutto nazionale dedicata ai funerali di Stato delle vittime del terremoto, qualcuno ha pensato bene di infilarsi nelle desolate abitazioni degli sfollati, e prendere quanto rimasto all'interno, auspicando evidentemente di passare inosservato.

E' quanto accaduto a San Panfilo D'Orcia, dove una badante romena e 4 complici connazionali sono stati sorpresi mentre rubavano oro, gioielli e denaro contante nella stessa abitazione dove la donna prestava servizio prima della sciagura. Approfittando dell'assenza del padrone di casa, da lunedì ospite della tendopoli allestita nel piccola località, i 5 malviventi hanno svaligiato l'appartamento, del quale sembra avessero anche le chiavi. Alcuni cittadini di San Panfilo, insospettiti dalla presenza dei 4 complici della donna nei dintorni della casa diroccata, hanno avvisato i carabinieri, permettendo così l'arresto dei ladri e la restituzione del maltolto al legittimo proprietario. (Nella foto in alto a sinistra una casa rimasta completamente esposta agli sciacalli). 

gdc