Ermanno Olmi: "Dobbiamo abbattere tutte le chiese e tornare ad essere liberi"

Il regista presenta "Il villaggio di cartone"

05 Ottobre 2011   10:36  

In sede di presentazione del suo ultimo film, "Il villaggio di cartone" in uscita dopodomani, Ermanno Olmi non le manda certo a dire: "Dobbiamo abbattere tutte le chiese: religiose, culturali e laiche. Cos'e' la Borsa di Milano se non una Chiesa con al centro il Dio-denaro? Sono strutture nelle quali troviamo rassicurazione, perche' ci permettono di non decidere, di non assumerci responsabilità.  In un certo senso propongono idoli e ci fanno tutti idolatri". Quindi, c'è un'unica soluzione: "Riscoprirci soggetti liberi, anche se questo comporta un costo altissimo: la solitudine."

Il maestro torna con questa pellicola al cinema di finzione nonostante quattro anni fa avesse annunciato il suo ritiro: "E' stata una disgrazia, per me e per voi. Avrei voluto realizzare un documentario sulle civilta' del Mediterraneo, ma una caduta mi ha costretto a rimanere a letto 70 giorni".

Infine ha così proseguito: "Armato di solo computer ho iniziato a scrivere questa storia (con la consulenza di Gianfranco Ravasi e Claudio Magris, ndr), rendendomi conto che piuttosto che andare io alla ricerca di radici perdute potevano essere loro a venire da me. Da qui l'idea della chiesa come luogo di raduno di culture diverse".

 


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