Escursionista disperso sul Gran Sasso, il medico soccorritore: "Paolo è in pena per Massimiliano"

Le condizioni meteo al momento sono buone

28 Febbraio 2012   10:45  

"Le condizioni meteo in cui abbiamo operato erano al limite, erano terribili, catastrofiche con vento a 120 km all'ora, avevamo difficoltà a reggerci in piedi per fare 300 metri abbiamo impiegato un'ora. L'escursionista era al primo livello di ipotermia per questo lo abbiamo dovuto subito portare giù e non abbiamo potuto intervenire su di lui in loco, al rifugio Duca degli Abruzzi."

A parlare è Gianluca Facchetti, il medico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico parte della squadra interforze che è andata a soccorrere Paolo Scimia, 34 anni, disperso sul Gran Sasso.

Facchetti lo ha visitato, sta bene ma è molto provato psicologicamente "Lo abbiamo recuperato ieri notte con gli uomini del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza. Mi ha raccontato di aver detto al suo compagno di escursione di non allontanarsi, di tornare indietro. E' in pena per Massimiliano."

Ma del compagno Massimiliano Giusti 37 anninon si sa nulla dalle 14.17  di domenica 26 febbraio, di lui si sono perse le tracce e il contatto telefonico, che invece è stato fondamentale per rintracciare Paolo Scimia, rimasto in contatto con i soccorritori fino all'ultimo momento.

"Prima si è ricoverato al rifugio Garibaldi, posi si è mosso al Duca degli Abruzzi,  e lo abbiamo raggiunto lì."

Le speranze sono ancora vive per ritrovare Massimiliano Giusti, anche lui, come Paolo, potrebbe aver trovato rifugio da qualche parte, anche se le condizioni meteo delle ultime ore sono state estreme, e proprio quel fattore ha giocato contro i due escursionisti.

“Difficile resistere, anche per i più esperti in quelle condizioni meteo, sono al limite della sopravvivenza– ha spiegato Facchetti- forse c'è stata una sopravvalutazione delle proprie forze. Gli escursionisti conoscevano le previsioni e già avevano avvertito la fatica a salire sul Corno Grande. Pensavano di scendere in mezza giornata, e con il bel tempo e l'allenamento si scende anche con meno tempo. Ma in quelle condizioni non hanno fatto la giusta valutazione. Dall'alto vedevano bene la perturbazione che arrivava.”

Ancora una volta chi si occupa di soccorso alpino è qui a ripetere che "in montagna il rischio zero non esiste", bisogna valutare i rischi e sapere quando le condizioni sono proibitive. 

Ora però non c'è tempo da perdere, oggi c'è il sole e le previsioni sono buone, bisogna insistere infatti sono arrivati i rinforzi: più di 50 soccorritori e tre elicotteri per ritrovare Massimiliano Giusti. "Fondamentale - spiega Facchetti - il ruolo del Cetemps che ci ha informato ora per ora sulle previsioni."

Lui ha lasciato delle tracce: lo zaino, gli sci, la piccozza e ora si batte palmo a palmo la zona per ritrovarlo.

La speranza è ancora viva, ma si deve fare in fretta.  

di Barbara Bologna

Nella foto le condizioni meteo attuali: splende il sole (soccorritori in attesa degli elicotteri)




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