Il Codacons ha deciso di presentare un esposto all'Autorita' delle Comunicazioni, all'Antitrust e al viceministro dello Sviluppo economico Antonio Catricala' per l'aumento di 10 centesimi del costo dei principali quotidiani, "anche in considerazione dello strano e sospetto allineamento, sia per la comune tempistica che per l'aumento verificatosi".
L'associazione in una nota attacca gli editori "di quei giornali che in questo momento di crisi e difficolta' per le famiglie hanno deciso ugualmente di aumentare il prezzo di un bene cosi' importante per la democrazia invece di puntare su idee nuove e diversi piani di sviluppo, dagli abbonamenti on line, in Italia ancora troppo costosi, a nuove iniziative editoriali".
E' vero, ammette l'associazione, "che in questi ultimi anni ci sono stati minori ricavi editoriali e meno pubblicita'. Ma l'aumento dei prezzi rischia di allontanare ancora di piu' gli elettori, aggravando i conti. Inoltre non risolve certo i problemi strutturali dei giornali italiani".
Peraltro "la minore pubblicita', certamente legata alla crisi delle aziende, dovrebbe presto tornare a risalire con l'inversione del ciclo economico, che si spera possa iniziare nel 2014.
Temiamo, invece, che l'aumento del prezzo sia permanente. Il Codacons plaude, quindi, a quegli editori che hanno deciso di stringere i denti e tenere fermi i prezzi".