Eterologa, Conferenza regioni, approva Linee guida

04 Settembre 2014   13:45  

I Governatori delle Regioni, riuniti questa mattina in conferenza, hanno approvato all'unanimita' le Linee guida sulla fecondazione eterologa varate ieri da tecnici e assessori regionali alla salute.

"Le Regioni - ha spiegato il presidente del Veneto, Luca Zaia, lasciando l'assemblea - hanno deciso all'unanimita' di andare avanti con le linee guida, affinche' l'eterologa diventi una realta' e si colmi il vuoto legislativo.

Sara' trattata come una cura normale e - ha concluso - penso che si arrivi a un ticket uguale a livello nazionale".

 
Serracchiani, documento Regioni stimoli Parlamento 

 "Le Regioni hanno condiviso un documento e questo e' uno stimolo per il Parlamento ad agire in fretta per avere regole comuni che tengano insieme un sistema che ha bisogno di rimanere pubblico in tutte le sue parti, ma anche dando garanzie ai cittadini". 

Cosi' la governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, all'uscita dalla Conferenza delle regioni.  "L'impegno che le Regioni si sono assunte - ha aggiunto - e' di avere un pronunciamento delle Giunte in modo che questa condivisione sia strutturata su un documento". 
   
Quanto al dibattito sul vuoto normativo, Serracchiani ha sottolineato che "le Regioni si sono fatte carico di elaborare un documento condiviso, proporlo al Governo e stimolare il Parlamento a fare in fretta per evitare - ha concluso - che ci siano sistemi diversi nelle varie Regioni".

 

Sacconi, legge necessaria a tutela nascituri 

 "Le linee guida approvate dalle Regioni sulla fecondazione eterologa evidenziano ancora una volta la necessita' di un provvedimento legislativo che garantisca la piena tutela dei nascituri e delle stesse coppie che si vogliono avvalere degli elementi riproduttivi di donatori".

Il capogruppo al Senato di Ncd, Maurizio Sacconi, commenta cosi' il provvedimento adottato oggi. "Vi e' infatti - aggiunge - una manifesta esigenza di tracciabilita' internazionale di queste donazioni allo scopo sia di verificare le possibili patologie di cui potrebbero essere portatrici che di evitare odiose pratiche commerciali su uomini e soprattutto donne costrette alla 'donazione' dalla poverta'.

Colpisce il vincolo della omogeneita' del colore della pelle dei genitori con quello del donatore. Si apre inesorabilmente un'idea di selezione della specie umana che puo' avere sviluppi prevedibili e imprevedibili.

Se ne parli in Parlamento - conclude - nel luogo dei rappresentanti del popolo e non soltanto nei recinti delle elite giudiziarie".

 

 Chiamparino, ora Parlamento legiferi in tempi brevi 

 "Rivolgo un appello accorato al Parlamento affinche' metta mano a questa materia legiferando in tempi brevi.

Nel frattempo, le Regioni partiranno con l'eterologa" grazie alle Linee guida approvate dalla Conferenza dei presidenti ha comentato il presidente della Conferenza, Sergio Chiamparino, al termine della riunione.

L'approvazione delle Linee guida, ha aggiunto Chiamparino, "e' un'operazione di valore politico forte. Abbiamo fatto una cosa che in Italia non viene tenuta molto in considerazione: mantenere gli impegni assunti.

Ad agosto infatti - ha ricordato - dopo che il Governo aveva deciso di non procedere col decreto, avevamo evidenziato la necessita' di linee guida (elaborate ed emesse in quegli stessi giorni dalla regione Toscana, ndr) e ci eravamo assunti l'impegno di farle rapidamente".

Il presidente dell'assemblea dei Governatori ha poi spiegato di aver incontrato, questa mattina, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, "la quale si e' detta del tutto d'accordo con le proposte contenute nel nostro documento"


Binetti, Regioni? Serve la legge 

"Nonostante sull'eterologa restino aperte ancora molte questioni meritevoli di un approfondimento serio in Parlamento, l'accelerazione di queste ultime ore da parte delle Regioni sembra sollecitata da logiche estranee alla tutela dell'interesse esclusivo e superiore del bambino o al sostegno e all'incremento della natalita', come invece da noi proposto sin dal primo giorno di legislatura", dice la deputata Udc Paola Binetti.

"E' come se per l'eterologa fosse ormai stata realizzata una conveniente corsia preferenziale - prosegue - dove permettere a un bolide, guidato da non si sa chi, di infischiarsene dei limiti di velocita' e delle regole in generale".

"Allo stato attuale - dice ancora - nessuna struttura e' autorizzata per l'eterologa. Se da una parte la recente sentenza della Corte Costituzionale ha ribaltato completamente i contenuti specifici della legge 40, dall'altra la Consulta non e' entrata nel dettaglio del come praticare l'eterologa: ha solo affermato che e' legittimo il ricorso a questa pratica e che quindi spetta ora al legislatore individuare i modi piu' efficaci per risolvere problemi senza crearne altri. Serve una legge. E cio' richiede tempo". 




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