La Provincia dell’Aquila ha approvato l’aggiornamento del progetto esecutivo per la demolizione e ricostruzione dell’ex ITAS “E. di Savoia”, in Viale Duca degli Abruzzi. L’edificio diventerà la nuova sede dell’Istituto Tecnico per Geometri “O. Colecchi”, grazie a un investimento complessivo di circa 9,9 milioni di euro finanziato con risorse CIPE (2016) e CIPESS (2024).
Il plesso scolastico, gravemente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009, è rimasto inutilizzato per anni, simbolo delle difficoltà e dei ritardi della ricostruzione pubblica. Dopo un percorso tecnico-amministrativo complesso — iniziato nel 2016 con i primi fondi per la progettazione e articolato tra gare, verifiche e aggiornamenti — si è arrivati all’approvazione definitiva con la Determinazione Dirigenziale n. 156 del 14 agosto 2025. Il progetto è stato redatto e aggiornato dallo studio SETTANTA7 Studio Associato, validato dall’ing. Massimo Di Battista e verificato dall’ing. Rita Righetti, con l’inclusione di strumenti innovativi come il Capitolato informativo BIM.
Il nuovo edificio sarà realizzato in sagoma, nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche e delle norme di sicurezza antisismica, con particolare attenzione all’accessibilità e alla sostenibilità energetica. La demolizione e ricostruzione consentiranno di consegnare al “Colecchi” una sede moderna, con spazi didattici adeguati, laboratori e ambienti rispondenti ai criteri dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).
L’ITG “O. Colecchi” è una delle scuole storiche dell’Aquila. Dopo il sisma 2009, studenti e personale hanno affrontato anni di sistemazioni temporanee, tra spazi provvisori e adattamenti logistici. Il ritorno in una sede definitiva rappresenta quindi un momento cruciale non solo sul piano didattico, ma anche simbolico: segna la fine di un lungo periodo di precarietà e restituisce centralità a un istituto che forma figure professionali fondamentali per il territorio, come geometri e tecnici dell’edilizia.
Nonostante il passo avanti, resta il quadro problematico della ricostruzione scolastica aquilana. Su 18 interventi programmati, soltanto tre sono stati completati in 16 anni. Circa 4.000 studenti frequentano ancora i MUSP, moduli provvisori ormai usurati, e 11 plessi scolastici presentano indici di sicurezza sismica bassissimi, con valori tra 0,15 e 0,33 in istituti centrali come il Dante Alighieri e il Mazzini.
Il contrasto tra la ricostruzione privata — che ha proceduto con maggiore velocità — e quella pubblica, segnata da procedure complesse e tempi dilatati, continua a suscitare critiche da parte delle famiglie e dei comitati civici.
RICOSTRUZIONE SCOLASTICA A L’AQUILA
Scuole danneggiate dal sisma 2009: oltre 160 tra capoluogo e cratere.
Interventi programmati a L’Aquila: 18 (16 post-sisma + 2 PNRR).
Interventi conclusi: 3 in 16 anni.
Studenti ancora nei MUSP: circa 4.000.
Plessi ad alta vulnerabilità sismica: 11 su 17.
Fabbisogno economico totale: oltre 93 milioni di euro (con integrazione di 9,7 milioni nel 2024).
Investimento per il nuovo “Colecchi”: 9,9 milioni di euro (CIPE + CIPESS).
Il cantiere dell’ex ITAS sarà dunque un segnale concreto di avanzamento, ma resta il ritardo complessivo di un processo che, a sedici anni dal sisma, non ha ancora garantito a tutti gli studenti aquilani il diritto a una scuola sicura e definitiva.