Ex ITAS, la rinascita dopo 16 anni: il “Colecchi” avrà la sua nuova sede

20 Agosto 2025   14:13  

La Provincia dell’Aquila ha approvato l’aggiornamento del progetto esecutivo per la demolizione e ricostruzione dell’ex ITAS “E. di Savoia”, in Viale Duca degli Abruzzi. L’edificio diventerà la nuova sede dell’Istituto Tecnico per Geometri “O. Colecchi”, grazie a un investimento complessivo di circa 9,9 milioni di euro finanziato con risorse CIPE (2016) e CIPESS (2024).

Il plesso scolastico, gravemente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009, è rimasto inutilizzato per anni, simbolo delle difficoltà e dei ritardi della ricostruzione pubblica. Dopo un percorso tecnico-amministrativo complesso — iniziato nel 2016 con i primi fondi per la progettazione e articolato tra gare, verifiche e aggiornamenti — si è arrivati all’approvazione definitiva con la Determinazione Dirigenziale n. 156 del 14 agosto 2025. Il progetto è stato redatto e aggiornato dallo studio SETTANTA7 Studio Associato, validato dall’ing. Massimo Di Battista e verificato dall’ing. Rita Righetti, con l’inclusione di strumenti innovativi come il Capitolato informativo BIM.

Il nuovo edificio sarà realizzato in sagoma, nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche e delle norme di sicurezza antisismica, con particolare attenzione all’accessibilità e alla sostenibilità energetica. La demolizione e ricostruzione consentiranno di consegnare al “Colecchi” una sede moderna, con spazi didattici adeguati, laboratori e ambienti rispondenti ai criteri dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).


Il caso “Colecchi”

L’ITG “O. Colecchi” è una delle scuole storiche dell’Aquila. Dopo il sisma 2009, studenti e personale hanno affrontato anni di sistemazioni temporanee, tra spazi provvisori e adattamenti logistici. Il ritorno in una sede definitiva rappresenta quindi un momento cruciale non solo sul piano didattico, ma anche simbolico: segna la fine di un lungo periodo di precarietà e restituisce centralità a un istituto che forma figure professionali fondamentali per il territorio, come geometri e tecnici dell’edilizia.


Un contesto di ritardi e criticità

Nonostante il passo avanti, resta il quadro problematico della ricostruzione scolastica aquilana. Su 18 interventi programmati, soltanto tre sono stati completati in 16 anni. Circa 4.000 studenti frequentano ancora i MUSP, moduli provvisori ormai usurati, e 11 plessi scolastici presentano indici di sicurezza sismica bassissimi, con valori tra 0,15 e 0,33 in istituti centrali come il Dante Alighieri e il Mazzini.

Il contrasto tra la ricostruzione privata — che ha proceduto con maggiore velocità — e quella pubblica, segnata da procedure complesse e tempi dilatati, continua a suscitare critiche da parte delle famiglie e dei comitati civici.


RICOSTRUZIONE SCOLASTICA A L’AQUILA

  • Scuole danneggiate dal sisma 2009: oltre 160 tra capoluogo e cratere.

  • Interventi programmati a L’Aquila: 18 (16 post-sisma + 2 PNRR).

  • Interventi conclusi: 3 in 16 anni.

  • Studenti ancora nei MUSP: circa 4.000.

  • Plessi ad alta vulnerabilità sismica: 11 su 17.

  • Fabbisogno economico totale: oltre 93 milioni di euro (con integrazione di 9,7 milioni nel 2024).

  • Investimento per il nuovo “Colecchi”: 9,9 milioni di euro (CIPE + CIPESS).


Il cantiere dell’ex ITAS sarà dunque un segnale concreto di avanzamento, ma resta il ritardo complessivo di un processo che, a sedici anni dal sisma, non ha ancora garantito a tutti gli studenti aquilani il diritto a una scuola sicura e definitiva.


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