Ex-Oviesse, gli occupanti: ''La bellezza non può attendere''. Ma Brucchi chiude al dialogo

20 Gennaio 2014   12:11  

''Il Nuovo Teatro di Teramo lancia un appello alla Città e alla Provincia per la fondazione della prima Biblioteca comunale. Tutti i cittadini sono invitati a portare i loro libri e pubblicazioni presso i locali adiacenti al Teatro Comunale (ex Oviesse) per la nascita della nuova biblioteca. Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che vorranno partecipare per un nuovo capitolo della Cultura, dell’Arte e delle Bellezza a Teramo.

Lo rende noto il Comitato NTT dopo tre giorni di occupazione dei locali dell'ex-Oviesse in pieno centro storico di Teramo, da parte di tanti giovani teramani con in prima fila i lavoratori dello spettacolo e i musicisti, come Enrico Melozzi e Mauro Baiocco. E con l'appoggio del Teatro valle di Roma.

''Noi riteniamo - hanno spiegato in una nota gli occupanti - che la cultura sia una delle risorse principali del nostro Paese. Un bene comune inalienabile che deve essere sottratto a improvvisati manager privati e dirigenti statali e riconsegnato al suo valore collettivo. Un patrimonio pubblico che deve tornare nelle mani attive della cittadinanza.

Teramo non ha bisogno di un altro teatro. È sufficiente che gli oltre 2000mq del Teatro Comunale ora adibiti ad attività commerciale tornino a essere spazi funzionali per l’attività teatrale: sartorie, laboratori scenotecnici, magazzini, camerini, sale prova, sale studio, biblioteca e tutto ciò che occorre per strutturare una nuova e moderna realtà culturale.

Teramo ha bisogno di un teatro di produzione, non di un Teatro di ri-produzione. Un teatro che sia un laboratorio, un’officina, un luogo di sperimentazione e creazione. Un teatro che valorizzi le realtà artistiche presenti nel territorio e che dia vita a una formazione qualificata e costante nel tempo per professionisti dello spettacolo, liberi cittadini e scuole. Un teatro sempre aperto che sia luogo d’incontro e di scambio.

Teramo ha bisogno che la cittadinanza riscopra la bellezza, torni a vivere – e far rivivere – la propria città.. Per tutto questo le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo e della conoscenza, gli studenti e i cittadini di Teramo hanno deciso di riappropriarsi degli spazi dell’ex Standa per re-immaginarli, per farli diventare luoghi di scambio culturale, di condivisione e di pratiche politiche.''

Esortato da più parti ad incontrare gli artisti asserragliati nei locali dell'ex OVS il sindaco Maurizio Brucchi giustifica la scelta di accogliere chi vorrà parlargli in comune su facebook, ma le sue parole non placano gli animi, anzi...

''In questi cinque anni - scrive il primo cittadino - sono stato sempre disponibile al colloquio e al confronto anche duro, ho affrontato tutte le situazioni con grande determinazione ma sempre rispettando gli altri e il loro pensiero, ho lavorato sempre nel solo interesse della nostra città nel rispetto delle regole e delle leggi italiane.

Sono preoccupato per quello che sta' succedendo e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. La Cultura, con l’occupazione di un locale commerciale – ripeto, un locale commerciale – non ha nulla a che vedere.' Va bene la provocazione, - continua Brucchi - se è costruttiva e aiuta a comprendere e dialogare, ma nel rispetto delle regole e delle leggi.

Prendo atto, però, vista la presenza di personaggi politici regionali e locali e di presunti candidati sindaci, che non si tratta di protesta per la Cultura ma di campagna elettorale.

 Noi andiamo avanti per la nostra strada; sappiamo molto bene dove e come dare a Teramo un nuovo o un rinnovato Teatro; sappiamo bene cosa fare dell’area del vecchio stadio; abbiamo la nostra idea della Teramo del futuro - conclude - e la diremo ai cittadini.''

Il post di Brucchi viene però sommerso da commenti al vetriolo:
''Troppo facile dietro a un computer...! Continuiamo a sprecare soldi che non abbiamo mi raccomando''

''Caro sindaco, la sua idea di progettare una nuova Teramo, è fallita miseramente! A parte la sua stravagante ideona di abbattere il vecchio stadio,vogliamo parlare dello scempio di piazza Garibaldi, con l'Ufo arrugginito che lei chiama un'eccezionale opera? Piazza S.Agostino, ormai priva di qualsiasi forme di vita? Il lungo fiume, trasformato in un'oscena discarica a cielo aperto? Interi quartieri, simili a paesaggi lunari, con enormi crateri al posto del manto stradale? Se questa era la città del cambiamento, allora è sicuramente riuscito a darle un nuovo volto,quello post bellico!!''

''Definire 'baraonda' improvvisati concerti di musica e pronunciamenti pubblici di un gruppo lavoratori\artisti è il segno del declino definitivo di una parte consistente della città, perché purtroppo siete maggioranza.''

''Lo mostrano pure le gallerie che fate acqua da tutte le parti!''

E' evidente che la città assopita ha deciso di riprendersi i suoi spazi e marchiarla semplicemente come una trovata elettorale da un lato o dall'altro non porta da nessuna parte.

L'azione degli artisti teramani, nel frattempo continua, tra performances live e gruppi di discussione Teramo non ha mai avuto un guizzo di consapevolezza tanto concreto, questo chi fa politica dovrebbe riconoscerlo.

Lorenzo Ciccarelli


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