FUNGHI: PROVINCE CONTESTANO MODIFICHE A LEGGE REGIONALE

06 Marzo 2008   15:29  
Le Province abruzzesi, alle quali la Regione ha delegato le funzioni amministrative e di controllo in materia di raccolta e commercializzazione dei funghi, contestano le recenti modifiche alla legge regionale 34.
"E' mancato - dicono - un tavolo di concertazione e le scelte effettuate non sono condivisibili ne' sul piano tecnico nè su quello amministrativo in quanto hanno reso di difficile applicazione la legge". Questa mattina, a Teramo, si sono ritrovati gli assessori della Provincia di Pescara, Vincenzo Fidanza; della Provincia dell'Aquila, Luca Angelini, e l'assessore teramano Orazio Di Marcello.
Era assente per motivi istituzionali l'assessore chietino, Antonio Tamburino. Già da qualche settimana, gli amministratori provinciali, hanno costituito un tavolo di lavoro per elaborare le proposte di modifica alla legge regionale. Fra gli aspetti più controversi: le rispettive competenze; gli aspetti relativi agli usi civici, le esenzioni e i limiti di raccolta. "La legge regionale è stata approvata senza la dovuta concertazione con gli enti locali - affermano gli assessori provinciali - e le modifiche apportate nel luglio scorso la rendono confusa e di difficile applicazione.
Chiederemo un incontro con l'assessore regionale all'agricoltura, Marco Verticelli, e per gli aspetti più squisitamente legislativi con il presidente dell'apposita commissione, Antonio Boschetti. Il nostro tavolo di lavoro, composto anche dai tecnici, ha individuato percorsi e proposte per migliorare la legge, ci auguriamo di essere ascoltati al più presto".





(AGI)


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