Febbo a D’Alessandro: "Perché si tiene conto dei rilevi della Corte dei Conti?"

26 Novembre 2014   10:54  

"Il sottosegretario D’Alessandro ci deve spiegare perché se ci sono dei rilievi della Corte dei Conti, non sono stati calati all’interno del rendiconto 2012? Perché ci chiedono di riapprovare quanto approvato nel mese di marzo?

E' soprattutto perché loro votano il consuntivo dopo i rilievi della Corte dei conti??? Non ci danno risposte: è questo il motivo del nostro ostruzionismo”. Così il Presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo replica alle dichiarazioni del Consigliere regionale del Pd.

“La loro interpretazione del parere della Corte dei Conti (arrivata nel mese di luglio) è assolutamente strumentale, di comodo, per meri fini politici.

Ma le cose non stanno come dice D’Alessandro o come ci vuol far credere qualche altro rappresentante del centrosinistra; non ci vengano a raccontare le favole come avvenuto con la Delibera ricognitiva n.558 che avrebbe documentato una situazione debitoria che ammonta a 858 milioni di euro.

A onor del vero, il dott. Minazzi funzionario della Regione che ha stilato la delibera, nella sua relazione parla di criticità finanziarie tutte da rideterminare e non più di situazione debitoria". 


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