Febbo e Sospiri (FI): Con D'Alfonso la trasparenza è solo un miraggio

14 Luglio 2016   12:53  

“Questi oltre due anni di amministrazione D’Alfonso sono stati costellati da censure e omissioni di atti e documenti che rappresentano un vero e proprio schiaffo alle promessa di trasformare la Regione Abruzzo in una casa di vetro. Un modo di fare inopportuno e irrispettoso non solo nei confronti dei cittadini abruzzesi ma anche dei Consiglieri regionali, soprattutto della minoranza”.

E’ quanto hanno dichiarato il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina all’Aquila. 

“E’ bene ricordare – spiegano Febbo e Sospiri -  che questo atteggiamento reiterato dagli uffici della Giunta e non solo, lede i dettami dello Statuto regionale che all’art.30 recita chiaramente: ogni singolo Consigliere regionale può accedere alla documentazione dopo regolare richiesta di accesso agli atti. Questo vale assume un valore maggiore se la richiesta viene presentata dal Presidente della Commissione di Vigilanza.

L’ultimo episodio di una lunga carrellata e che ha tutti i connotati della presa in giro è rappresentato dalla richiesta di ricevere il verbale di una riunione, tenutasi il 20 maggio scorso, avente a oggetto il project financing per il nuovo ospedale di Chieti. Documentazione che era stata chiesta con una prima nota del 23 maggio e poi sollecitata per ben due volte con medesime comunicazioni del 23 giugno e del 5 luglio.

Dopo il terzo tentativo è ben 42 giorni ( sic !!!)  il 12 luglio è arrivata una risposta quanto meno singolare da parte del direttore generale della Regione Abruzzo Cristina Gerardis che anticipa come il verbale, redatto in formato procedimentale, sarà consegnato personalmente addirittura dal presidente D’Alfonso nel corso di una seduta della Commissione di vigilanza appositamente convocata. Ancora più assurda è la nota dello stesso D’Alfonso, datata sempre 12 luglio, in cui si ribadisce il medesimo concetto rafforzato però da un messaggio vergato a mano dal presidente della Giunta: aggiungo che la consegna frontale vale di più! 

Innanzitutto va rimarcata la gravità del comportamento della dottoressa Geradis che dovrebbe ricordarsi di non essere una militante del Pd e/o  accanita sostenitrice di Renzi o D’Alfonso, ma è una funzionaria della Regione, tra l’altro super pagata, e per questo dovrebbe imparare a rispettare e far rispettare Codici, Statuto, Regolamenti e soprattutto avere massimo rispetto per le Istituzioni anche in virtù della sua esperienza all’Avvocatura di Stato.  

Per quanto riguarda D’Alfonso poi, se in precedenza si era limitato a definire il Consiglio regionale come una "CLOACA" (testuale - sic !!! non immaginerei cosa sarebbe successo se lo avesse pronunciato Chiodi o il sottoscritto) oggi ha superato tutti i limiti e la decenza. La pretesa di essere audito in Commissione di Vigilanza, per consegnare la documentazione sull’ospedale di Chieti è assolutamente Illegittima ed arbitraria; se vuole essere audito basta farne richiesta (importante che i suoi consiglieri del PD poi non si lamentino per il numero eccessivo di sedute, forse non sono abituati a lavorare) ma il presidente della Giunta ha a disposizione l’Aula per fare relazioni e/o rilasciare dichiarazioni. 

Forse non vuole farci capire e darci l’esito di quella riunione  prima  della seduta straordinaria in programma il 20 luglio. il comportamento di D’Alfonso nasconde un certo nervosismo probabilmente dovuto al fatto che le sue chiacchiere e le sue promesse, dopo oltre due anni di governo regionale, si stanno pian piano sgretolando: un esempio lampante è rappresentato dai dati sull’occupazione che certificano come in Abruzzo, purtroppo , nel primo trimestre 2016 si siano persi quasi 13 mila posti di lavoro.

Un trend purtroppo negativo che mina pesantemente la promessa dalfonsiana di creare 100 mila posti di lavoro, che ha ridotto a 60 Mila (magari!!!) in occasione  della “Fonderia” a Civitella del Tronto.

Così come è preoccupato del fatto che (forse) tra 15 giorni il Cipe ci darà quanti fondi  veri e reali verranno assegnati alla Regione e sarà l’occasione per capire l’entità delle sue capacità progettuali. Quindi non era vero che il 1,5 miliardi erano già approvati e disponili, come ho sempre sostenuto da mesi”.

“Intanto siamo ancora in  attesa di poter visionare il Bilancio al 31 dicembre 2015 di Tua (Trasporto Unico Abruzzese) – ricordano i Consiglieri di Forza Italia - che doveva essere presentato nel corso del grande appuntamento organizzato il 6 luglio scorso. Oltretutto vorremmo poter leggere i documenti allegati e soprattutto la relazione dei revisori dei conti. Anche in questo caso sono già due le richieste avanzate al presidente di Tua, D’Amico (il 7 e il 12 luglio).  

Gli episodi di censura però sono davvero tanti: si va dalla documentazione relativa alla nomina del direttore amministrativo della Asl di Chieti, più volte sollecitata e arrivata solo dopo la minaccia di coinvolgere le forze dell’ordine passando, sempre a proposito di sanità, alla delibera che fissava i criteri del procedimento amministrativo finalizzato alla costruzione del nuovo ospedale di Chieti, tenuta segreta per molto tempo così come è stato tenuto nascosto il famigerato decreto commissariale n.4 che sanciva il trasferimento dei posti letto dal pubblico alle cliniche private. Ma a quanto pare la sanità è proprio un campo minato visto che è rimasta a lungo coperta dal mistero anche la delibera per la nomina del nuovo direttore amministrativo della Asl di Chieti”. 

 


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