Febo: "La società che doveva garantire le opere pubbliche dell'Arca fino al 2011, fallita nel 2005"

"Sconcerto per le parole del Sindaco di Lorito"

03 Novembre 2012   11:28  

“La società ‘L’Intercontinentale SpA’, che doveva garantire la realizzazione delle opere da parte dell’Arca, in virtù di una Convenzione con il Comune che aveva durata fino al 2011, è stata dichiarata fallita nel 2005”.

Lo ha affermato Marina Febo, Capogruppo del PDL al Comune di Spoltore durante l’ultimo Consiglio Comunale che si è svolto lo scorso 31 ottobre.

“Sono mesi che cerco di fare chiarezza, unitamente con i gruppi consiliari di Spoltore Futura, Prima Spoltore e Movimento 5 Stelle, sul perché alcune opere pubbliche, come il campo sportivo e il parco privato a uso pubblico, non siano state realizzate.

Di fronte all’inadempimento dell’Arca, c’era comunque una polizza fideiussoria che doveva garantire la realizzazione delle opere, pertanto non ci spiegavamo come mai non si procedesse a escutere la polizza e a realizzare le opere mancanti.

Quando ho verificato che gli uffici competenti del Comune mi hanno mostrato soltanto una semplice copia della polizza fideiussoria, sulla quale non era apposto neppure un timbro di ricezione del protocollo del Comune, mi sono incuriosita e ho fatto una visura storica della società.

Con molto stupore, ho scoperto che la società “L’Intercontinentale SpA” è stata costituita nel luglio 2001, solo due mesi dopo la stipula della Convenzione tra l’Arca e il Comune, e che ha rilasciato la polizza fideiussoria all’Arca nel dicembre dello stesso anno e nel febbraio successivo è stata trasformata in SrL e contestualmente messa in liquidazione, con trasferimento della sede legale da Firenze a Reggio Calabria.

Nel momento della dichiarazione di fallimento, la società possedeva un capitale sociale in liquidazione di 14.500 euro (mentre doveva garantire una fideiussione per 5 milioni di Euro circa) e i soci erano due signori anziani, uno del 1928, uno del 1924 e un cittadino marocchino.

Cercando inoltre su internet, abbiamo trovato diversi articoli di giornale sulla predetta società legata a false fideiussioni e alla amministratrice, Filomena Piccapane del 1928, nota alla Guardia di finanza che la definisce persona con «precedenti penali inerenti l' emissione di assegni senza provvista».

A tutto ciò, si unisce il fatto che la polizza non è stata mai monitorata nel tempo, tant’è che non è stata mai variata in base alle modifiche alla Convenzione approvate in corso d’opera.

Inoltre,  il collaudatore incaricato dal Comune, tale ing. Amedeo D’Aurelio, non ha ancora portato a termine il collaudo amministrativo, nonostante più volte sollecitato. Ho chiesto in ben due occasioni, durante i Consigli Comunali del 7 e del 28 agosto scorso il perché non sia ultimato lo stato di attuazione di questi lavori e il responsabile,  al Consiglio del 7, aveva dichiarato che in una decina di giorni contavano di ultimare le verifiche.

Dopo qualche giorno, però, ci era giunta voce che il Comune aveva revocato l’incarico all’ing. D’Aurelio, ma di ciò non abbiamo finora avuto conferma.

Durante il Consiglio Comunale del 31 ottobre, ho provveduto a fare una interrogazione al Sindaco e agli Assessori, fornendo queste informazioni e soprattutto richiedendo all’Arca le prove dei pagamenti dei premi annuali versati dal 2006 al 2011 (a una società fallita nel 2005?).

Chiedevo, infine, poiché la Convenzione è scaduta e la polizza - si presume - allo stato inesistente, di inviare la predetta documentazione alla Corte dei Conti, che ha già un procedimento aperto sul caso, e alla Procura della Repubblica.

Con enorme sconcerto, ho ascoltato la risposta del Sindaco che ha tenuto a precisare più volte che se intendessi portare il caso all’attenzione delle autorità competenti avrei dovuto farlo “io personalmente”, lavandosi in sostanza le mani.

Mi ha colpito sentire queste parole da parte di un Sindaco dell’Italia dei Valori che, in passato, ha fatto anche centinaia di kilometri per andare a Campobasso a depositare esposti-denuncia contro la precedente amministrazione e ora si tira indietro di fronte alla necessaria chiarezza che deve essere fatta su questa vicenda, senza ulteriore indugio.

Forse il Sindaco dimentica che, nello svolgimento delle nostre funzioni, assumiamo tutti la qualifica di pubblici ufficiali e che lui, più di tutti, in qualità di responsabile dell’Ente, è tenuto ad assumersi le sue responsabilità.

A nome del PDL che rappresento insieme a Marco Della Torre, con i Consiglieri Rino Controguerra per Prima Spoltore ed Edoardo Diligenti per Spoltore Futura, Carlo Spatola Maio per il Movimento 5 Stelle, chiediamo al Sindaco Di Lorito di rispondere all’interrogazione nel più breve tempo possibile".

I predetti Gruppi politici, valutate le mancate iniziative dell’amministrazione sulle problematiche molto critiche relative alla vicenda Arca e sulla scorta dell’ultima dichiarazione rilasciata dal Sindaco all’ultimo Consiglio Comunale, ritengono che questa amministrazione, se vuole proseguire il suo lavoro, debba fare immediatamente la massima chiarezza e adottare i dovuti provvedimenti senza ulteriore indugio, a tutela degli interessi generali di Spoltore e dei suoi cittadini.

 

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