Federconsumatori: Calano le bollette? Ma quando mai...

04 Dicembre 2008   15:06  

Rende nota la Federconsumatori:

"Francamente non riusciamo a comprendere quali calcoli si siano fatti per determinare la notizia secondo la quale, dalla riduzione del petrolio, le famiglie italiane risparmieranno 2.800 – 3.000 Euro.
Se fosse vero, ne saremmo particolarmente felici, ma, purtroppo, questo dato è lontanissimo dalla realtà e, sinceramente, dispiace che notizie del genere vengano fornite al Paese da organismi istituzionali.
Prendiamo il caso dei carburanti e facciamo l’esempio della benzina. Il costo medio al litro della benzina nel 2008 si è attestato a 1,33 Euro al litro. Nel 2009, nell’ipotesi più ottimistica che il costo del petrolio si attesti agli attuali 50 Dollari al barile ed all’attuale costo della benzina a 1,16 Euro al litro, per un automobilista che consumasse 100 litri al mese (pari a 2 pieni) il risparmio sarebbe di 204 Euro l’anno.
Per quanto riguarda gas e luce, anche qui, bisogna partire dalla considerazione che gli aumenti determinati nel 2008, che sono stati tra i più elevati nella storia, avranno delle ripercussioni negative sulle bollette del 2009, soprattutto per il gas metano che, sia per il sistema di calcolo e sia perché il consumo nei primi mesi del 2009 è pari al 53% del consumo annuale, comporterà un risparmio decisamente inferiore rispetto a quanto viene “sbandierato”. Anche ipotizzando una caduta delle tariffe del 20%, e noi ci auguriamo vivamente che ciò avvenga, i risparmi per le famiglie sarebbero di 90 Euro in base annua per la luce e 110/120 Euro per quanto riguarda il gas, dato che, per quanto riguarda quest’ultimo, gli effetti si vedranno essenzialmente a partire da ottobre 2009.
Per essere rigorosi, aggiungiamo noi ciò che non è stato detto, e cioè che l’abbattimento dei costi del petrolio comporterà anche un minor esborso per il riscaldamento di inizio inverno 2009, con un risparmio di 40 Euro su base annua.
Sempre per essere ancor più rigorosi, aggiungiamo a tutto ciò l’effetto positivo che una riduzione dei costi energetici produrrà sul tasso di inflazione, calcolabile dello 0,5%, pari ad una riduzione dei prezzi di 150 Euro e, solo per i prodotti alimentari, che sono circa il 20% della spesa complessiva, di circa 30 Euro su base annua (ma noi considereremo, per le riduzione, il dato generale della riduzione inflattiva, pari a 150 Euro).
Se si verificherà la congiuntura positiva di tutti questi fattori, la somma che si potrà risparmiare è pari a 604 Euro, ben lontana dai 2.800 – 3.000 Euro dichiarati.
Vogliamo inoltre ricordare che le famiglie italiane, nel 2008,  hanno subito delle ricadute molto gravi che hanno portato alla situazione che è sotto gli occhi di tutti: una drastica riduzione del potere di acquisto delle famiglie, che, da nostri dati, già più volte pubblicizzati risulta così composto:

    * meno 1.600 Euro dovuto all’aumento di prezzi e tariffe del 2008
    * meno 1.827 Euro a causa della crisi finanziaria che si è determinata nel nostro Paese.

Da tutto ciò scaturisce un’amara considerazione, che ci porta alla richiesta di sostituire alle manovre insignificanti e caritatevoli, condite da dichiarazioni ottimistiche del tutto fuori luogo, una operatività concreta, basata principalmente su un serio processo di defiscalizzazione per le famiglie italiane (lavoratori e pensionati) come da noi ripetutamente richiesto".

 

 
 
 

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