Fermo pesca straordinario per la marineria pescarese

21 Aprile 2012   20:33  

“Il fermo pesca straordinario approvato quest’oggi dalla Conferenza regionale della Pesca rappresenta senza dubbio una boccata d’ossigeno per la marineria pescarese prevedendo un sostegno economico, al quale il Comune partecipa con un fondo pari a 100mila euro, che di fatto li accompagnerà sino al prossimo settembre per compensare l’impraticabilità del porto canale. Ma ovviamente non basta: come abbiamo ribadito appena ieri nel corso dell’Assemblea con i nostri parlamentari, Pescara non si accontenta più di chiacchiere, promesse, né esitazioni. Pescara e i pescaresi rivogliono il loro porto attivando ogni possibile procedura per consentire da un lato, il dragaggio dello scalo, e dall’altro tutti i finanziamenti necessari per l’ampliamento e l’adeguamento del porto canale stesso”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando la notizia odierna dell’assessore regionale Febbo circa l’approvazione del fermo pesca straordinario che resterà in vigore sino al prossimo 31 luglio, per poi passare il testimone al fermo biologico previsto per i mesi di agosto e settembre.

“La misura odierna è stata voluta, chiesta e difesa dall’amministrazione comunale ben consapevole delle problematiche che investono la marineria e il settore commerciale – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -. Da oltre un anno ormai stiamo vivendo insieme quella che ho a più riprese definito una situazione ‘grottesca’: per la prima volta nella storia forse Pescara disponeva delle risorse finanziarie necessarie per effettuare il dragaggio, ma per ben due volte le procedure sono state interrotte. La prima volta per l’inadeguatezza delle procedure utilizzate dallo stesso Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche, con costi elevatissimi e sproporzionati, la seconda volta, sotto la direzione del Commissario straordinario Testa, lo stop è arrivato dalla Procura della Repubblica de L’Aquila che ha aperto un’inchiesta sulla qualità dei fanghi che, come da certificazione dell’Arta, erano destinati allo smaltimento in mare, procedura però fermata dalla magistratura che ha aperto un’inchiesta. E da quel momento, e parliamo dello scorso dicembre, Pescara e il suo porto sono finiti in una sorta di limbo, sospesi, senza sapere come muoversi, e incontrando solo porte chiuse e incertezze. Ieri, nel corso dell’Assemblea con parlamentari e consiglieri regionali, abbiamo detto chiaramente che tale situazione è insostenibile per gli operatori marittimi, per chi vive del lavoro nel nostro porto canale, ma è insostenibile anche per gli amministratori che giustamente sono il primo front office di centinaia di famiglie, di cui ogni giorno raccogliamo il disagio, la rabbia, il senso di impotenza e la necessità di reagire. Oggi dalla Conferenza regionale della Pesca, con la quale abbiamo aperto un dialogo da mesi, è arrivata una risposta concreta, ossia l’adozione del fermo pesca straordinario che per Pescara andrà avanti sino al prossimo 31 luglio per agganciarsi al fermo biologico previsto per agosto e settembre, con la previsione del fondo attinto dal Fondo Europeo per la Pesca, 1milione 95mila euro, integrato con finanziamenti di Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio, dunque un pacchetto complessivo di 1milione 800mila euro al quale il Comune di Pescara ha partecipato con 100mila euro. Si tratta – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – di un’autentica boccata d’ossigeno, ma non basta perché a settembre non vogliamo ritrovarci nella stessa situazione. Dinanzi a noi abbiamo cinque mesi che dovremo utilizzare per portare la nostra voce a Roma e ottenere attenzione e rispetto per il nostro territorio e i nostri lavoratori”.

 


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