Ferrovie, Castiglione (AN): no a declassamento Pescara

"L'annunciato declassamento di Pescara, che costringera' la citta' a dire addio ai treni Eurostar, e' solo l'ultima di una lunga serie di penalizzazioni subite negli anni dal capoluogo adriatico in ambito ferroviario. E' necessario che Ferrovie dello Stato promuova un'inversione di tendenza, per assicurare alla citta' servizi piu' efficienti". Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Alfredo Castiglione, molto critico sulle scelte operate dalle Ferrovie nei confronti di Pescara, inspiegabilmente messa all'angolo. La vicenda, emersa negli ultimi giorni e gia' affrontata in Consiglio comunale, preoccupa non poco Castiglione, anche alla luce del fatto che "poco o nulla - osserva il consigliere regionale - hanno potuto il sindaco di Pescara e l'assessore regionale ai Trasporti: la delegazione Pescarese che di recente ha incontrato il presidente delle Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta, si e' dovuta accontentare della promessa di convocazione di un tavolo tecnico, ma e' urgente intervenire in modo immediato e incisivo per evitare che accada il peggio. Non solo c'e' il problema degli Eurostar, che saranno sostituiti da treni meno veloci, ma l'Abruzzo deve fare i conti anche con il progetto di potenziamento della linea Lecce-Bari-Foggia-Napoli-Roma-Bologna, che produrra' conseguenze negative sulla nostra e su altre regioni. Scelte del genere - aggiunge Castiglione - non possono essere subite passivamente: e' necessario frenare il progetto delle Ferrovie e promuovere iniziative che aiutino Pescara ad uscire dal pericoloso cono d'ombra in cui e' finita nel settore ferroviario. Non si puo' pensare, tra l'altro, di promuovere i collegamenti aeroportuali dell'Abruzzo con l'estero per poi lasciare a piedi gli stranieri nel momento in cui arrivano qui, senza dar loro la possibilita' di muoversi con treni veloci. Lancio quindi un appello alle Ferrovie - conclude Castiglione - affinche' la citta' non venga abbandonata ma vengano assicurati servizi adeguati, evitando un ulteriore scivolone nel dimenticatoio".

(AGI)