Ferzan Ozpetek: "Lucio Dalla doveva fare testamento. Lo Stato non tutela le coppie di fatto"

Il regista presenta "Magnifica presenza" a Bologna

15 Marzo 2012   15:20  

Ferzan Ozpetek durante la presentazione del suo ultimo film "Magnifica presenza" a Bologna ha parlato anche della vicenda legata all'eredità lasciata da Lucio Dalla e del suo rapporto con il compagno Marco Alemanno.

Secondo il regista Dalla avrebbe dovuto fare testamento perchè in Italia non c'è nessun tipo di protezione per le coppie di fatto e condivide la riservatezza sulla propria vita privata: "Giustamente Lucio Dalla non parlava del suo privato e non vedo perché avrebbe dovuto farlo, ma secondo me doveva pensare di fare testamento, perché mi sembrano incredibili i casi in cui, muore una persona, ed ereditino magari dei lontani cugini e non il convivente. Insomma, doveva pensarci lui perché lo Stato non ci pensa e non protegge i diritti delle coppie di fatto".

Ozpetek punta il dito sui politici e sulla mancanza di leggi che tutelino le coppie di fatto: "I politici fanno solo dei numeri ridicoli per ottenere qualche voto in più. Ad esempio nel caso di Dalla la colpa non è né sua, né della Chiesa, ma di chi sta al governo - e aggiunge - io sono contario all'aborto, ma credo sia giusto che ci sia una legge per tutelare i diritti e le scelte delle donne, così come dei matrimoni gay non mi importa nulla, ma credo ci debba essere una legge che tuteli le coppie di fatto".

Ferzan Ozpetek conclude il suo pensiero convinto che purtroppo ancora oggi c'è molta discriminazione ed alcune persone sono considerare di serie C: "La verità è che invece ci sono persone che soffrono, che pagano le tasse, ma che sono considerate di serie C, indipendentemente dal fatto che siano o meno gay. Le persone sono persone e non devono essere giudicate dalla cintola in giù, in questo senso l'aggettivo 'omosessuale' è una parola bruttissima e credo anche ci sia una gioventù molto male informata, senza considerare che mi dispiace molto quando sento una persona credente discriminare i gay facendo delle separazioni. Poi penso che in realtà quella persona non sia credente, perché chi crede in Dio sa che Dio accoglie tutti".


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