Festa nazionale 17 marzo, Riga: vergognoso comportamento Lega

18 Febbraio 2011   13:30  

“È vergognoso e inaccettabile che tre ministri della Repubblica votino contro l’istituzione della festività del 17 marzo, per i 150 anni dall’Unità d’Italia”.

Questo il commento dell’assessore comunale Roberto Riga dopo il voto in consiglio dei ministri, che ha portato all’approvazione a maggioranza del provvedimento.

“Al momento del voto – ha dichiarato Riga – il ministro Maroni ha lasciato l’aula e i ministri Bossi e Calderoli non hanno partecipato alla votazione. Credo sia stata scritta una delle pagine più mortificanti della nostra storia e che sia stato commesso un grave oltraggio alla nostra memoria, alla nostra Costituzione e alla nostra stessa identità di italiani. Dobbiamo essere orgogliosi di essere nati in un Paese che vanta il 60 per cento del patrimonio artistico mondiale, senza considerare le opere d’arte italiane che affollano i musei in tutto il mondo, e che ha dato contributi eccezionali alla storia della civiltà occidentale. Per ottenere questa unità oggi ignobilmente calpestata è stato necessario il sacrificio della vita di migliaia di giovani, che hanno deciso di immolarsi per i loro ideali. Un Paese, l’Italia, strappata dai più idealisti e valorosi dei suoi figli, prima, 150 anni fa, alla dominazione di sovrani stranieri, e poi, alla fine della seconda guerra mondiale, a un’occupazione nazista sanguinaria e spietata. Chi oltraggia questi valori, chi disconosce questa memoria, offende tutti noi e non ha il diritto di governare. Chi fa il ministro –ha proseguito Riga – giura sulla costituzione italiana e ha il dovere di rispettare la Carta, di onorare la bandiera e di perseguire i valori e i principi di libertà e di unità che sono alla base della nostra costituzione. Chi non li condivide non può governare il popolo italiano e, coerentemente, farebbe bene a dimettersi, perché offende i padri della Repubblica che vollero donarci un Paese libero e democratico. L’Italia potrà vincere le difficili sfide dell’economia e della modernità, uscendo dalla crisi che l’attanaglia e che ne blocca lo sviluppo e l’occupazione, solo unita e coesa. Quello che mi amareggia di più – conclude Riga – è che oggi, ancora una volta, ci siamo esposti alla critica e allo sberleffo della comunità internazionale, che speriamo sia consapevole del fatto che i cittadini italiani sono migliori dei loro governanti”.


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