Festa nonni, Coldiretti, salvano bilanci di una famiglia su 3

02 Ottobre 2014   10:48  

I nonni con i loro risparmi sono di aiuto a piu' di una famiglia su tre (37 per cento) ma per il 17 per cento sono anche una fonte di consigli e suggerimenti che a volte si trasformano in occasioni di lavoro per i nipoti.

E' quanto emerge da una indagine on line sul sito www.coldiretti.it divulgata in occasione del 60esimo anno dalla nascita di "donne impresa" Coldiretti, con la prima mostra sui business delle tradizioni che trasformano le esperienze del passato in idee imprenditoriali che creano occupazione e contribuiscono alla ripresa economica.

Dal ritorno dei tessuti naturali che dal baco da seta approdano all'atelier attraverso la sapiente tessitura su un telaio di 200 anni fa ai giochi contadini antichi ma azionati da un particolare impianto a energia solare, dagli accessori country sempre piu' richiesti dalle nuove generazioni agli agridetersivi ecologici che sfruttano le proprieta' delle erbe aromatiche, dalla linea di agribomboniere e il servizio di "wedding planner green" agli abiti anallergici con tinture vegetali ma anche la riscoperta delle conserve della nonna e il recupero di bevande antiche che non temono la crisi sono solo alcuni dei suggerimenti dei nonni che alimentano il business della tradizione, censiti dalla Coldiretti.

Si tratta di piccoli grandi segreti gelosamente custoditi nelle campagne e oggi trasmessi dalle nuove generazioni di imprenditrici agricole. 

L'inventiva delle imprenditrici della Coldiretti che dimostra concretamente che la tradizione puo' rappresentare un vero e proprio business e' notevole ed e' presente in tutte le regioni.

Tra le idee particolari ci sono quella dell'imprenditrice sarda che partendo dall'allevamento del baco da seta di razza "Orgosolo" ottiene attraverso una sapiente tessitura su un telaio antico di 200 anni fa "su Lionzu" il copricapo del costume tradizionale femminile di Orgosolo, una benda di seta grezza color giallo ocra che fascia completamente il capo.

Il percorso dal baco all'atelier - sottolinea la Coldiretti - e' lungo e faticoso ma il risultato e' eccellente, i fili vengono fatti passare attraverso una serie di paletti piantati nel terreno e controllati dalle donne piu' esperte che ne dirigono gli scambi. Dopo questa operazione viene preparata una treccia densa e cangiante di seta che verra' lavorata col telaio formando il tessuto finito. 

Un'imprenditrice pugliese ha invece riscoperto l'importanza degli abiti anallergici colorati con tinture vegetali senza l'utilizzo di sostanze chimiche. E cosi' attraverso la coltivazione di ortaggi ed erbe tintorie fornisce coloranti naturali per abiti di alta moda.

La gamma dei prodotti - sottolinea Coldiretti - e' variegata, si va dalla cipolla rossa e dorata, alla rapa rossa, dal cavolo viola ai carciofi, dall'edera ai mirtilli, dalle bacche di sambuco alle foglie di ulivo fino al melograno all'ortica e alla liquirizia.

E ancora con il prepotente ritorno del desiderio di uno stile di vita sano torna anche la riscoperta delle conserve della nonna. E' cosi' che nasce l'idea imprenditoriale in molte aziende di svelare i trucchi del mestiere e offrire consigli e suggerimenti per conservare al meglio i sapori della frutta e della verdura per tutto l'anno.

"La capacita' di coniugare innovazione con la tradizione e' oggi una delle caratteristiche principali del modello di sviluppo agricolo in Italia", ha affermato Lorella Ansaloni, responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti nel sottolineare che "un contributo importante viene dalle donne che in agricoltura hanno saputo cogliere meglio di tutti le opportunita' che vengono dalla multifunzionalita' che ha arricchito il settore agricolo".


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