Finale Masterchef, scommesse anomale e agenzia stoppa puntate. Almo aveva ragione?

12 Marzo 2014   07:20  

La finale di Masterchef ha letteralmente rovinato il lavoro, ottimo, di tanti mesi di seria programmazione.

Per prima la fallimentare diretta che ha reso evidente il limite nel presentare qualcosa dei due chef e dell'imprenditore (Barbieri, Cracco e Bastianich .ndr), poi le troppe parolacce (nella programmazione non si era sentito un bip .ndr) ed infine per l'integrità del risultato.

Almo, il secondo e primo dei perdenti, subito dopo la messa in onda della finale e la diretta in cui i giudici assegnavano la vittoria al piemontese Federico ha subito gridato al complotto.

"Montaggio fatto ad arte per esaltare lui e sotterrare i miei piatti, ma lì in cucina ed in sala non era andata così" ha detto Almo in conferenza stampa.

Parole che sembravano dettate più dalla sconfitta che dal buon senso, ma oggi si aggiunge a questo elemento quello dell'agenzia di scommesse maltese Bet1128 che durante la giornata della messa in onda della finale ha dovuto sospendere le puntate sul reality perchè c'è stato un flusso anomalo di scommesse.

“Abbiamo deciso di sospenderlo perché sono arrivate giocate anomale per quanto riguarda sia l'importo, molto elevato, che per quanto riguarda la tempistica”, spiega Maria Nice Giannini, comunicazione di Bet1128. “Le puntate sono arrivate tutte insieme – precisa Giannini - alle 2 del pomeriggio del 6 marzo: fino a quel momento era Almo il favorito, poi da lì in poi la si è invertita completamente la tendenza con importi consistenti puntati su Federico”.

La quota di Federico, che non era il favorito, crolla da 6 a 2,50-2,35. “Le singole scommesse”, continua Giannini, “erano per entrambi i concorrenti dell'ordine di 400-500 euro, poi sono schizzate di colpo a 7-9 mila euro e tutte su Federico, cifre notevoli per un reality. Alla fine abbiamo contato giocate complessive di 20 mila euro su Federico, circa il 90% delle puntate era su di lui”. Da dove arrivavano le scommesse incriminate? “Dal Nord Italia, dalla zona di Milano, si dovevano evitare fughe di notizie, il programma non era chiarissimo, abbiamo già in passato quotato reality, ma questa è la prima volta che succedono cose di questo tipo”.

Insomma anche l'agenzia non crede nella genuinità del programma e questa accusa si va ad aggiungere il rapporto di consulenza, seppur sporadica di Federico con la Barilla, sposor della trasmissione.

Infine un piccolo particolare su cui nessuno ha avuto attenzione, solitamente i giudici dovrebbero essere super partes, chi dà un giudizio deve essere inattaccabile e non assimilabile a questa o quella lobby.

In effetti nella scelta degli sponsor interni al programma si è chiaramente visto come non si sia voluto incrociare le sposorizzazioni private dei tre giudici da quelle in "product placement" della trasmissione.

Stride in ogni caso vedere che il 75% degli spot che gravitano attorno al programma hanno per protagonisti i giudici che nel taglio successivo giudicano piatti, e portate cucinati con questo o quel prodotto.

Sarebbe anche giusto, magari, limitare e regolamentare queste uscite dei tre giudici.


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