Finalmente gli eredi potranno ricostruire le abitazioni danneggiate dal sisma

Sge conferma modifica OPCM e Tremonti tira il freno

03 Maggio 2011   15:46  

Secondo incontro questa mattina al Comune tra la Commissione Garanzia e la Sge, rappresentata da Paola Giuliani e Roberto Petullà. Una risposta alle problematiche sollevate nel precedente incontro e soprattutto una vittoria dell’assente consigliere Mancini (Idv) nella battaglia condotta per la tutela dei diritti ereditari alla domanda di contributo per la riparazione delle abitazioni principali.

La Sge conferma la volontà di modificare l’attuale normativa - che oggi nega i diritti agli eredi dei proprietari morti dal 5 di ottobre 2009 in poi (OPCM 3857) con una futura OPCM nonostante il freno imposto da Tremonti che richiede una stima dei fabbisogni finanziari in materia relativamente alle prime abitazioni, analisi che sarà effettuata proprio dalla Struttura per l’Emergenza .

Per quanto riguarda l’assistenza alla popolazione ci si concentra sulle esigenze abitative ancora riscontrate da nuclei di due componenti  e monocomponenti: l’obiettivo è quello di fornire gli alloggi del progetto CASE e del fondo immobiliare ancora disponibili a tali persone, bloccando i trasferimenti ed accelerando le pratiche burocratiche relativamente agli scambi tra nuclei già in accordo.

Gli alloggi di metratura superiore a  quella prevista per i nuclei mono-componenti  verranno assegnati a carattere temporaneo. Successivamente si procederà ad una redistribuzione degli alloggi che tiene conto del numero dei componenti delle famiglie e della superficie assegnata.

Si decide di estendere le tutele assistenziali a quei nuclei che si disagregano, come ad esempio al coniuge che richiede la separazione e quindi esce dall’alloggio assegnato, e di coloro che avevano al 6 di aprile un alloggio di proprietà ma stabilmente occupato da parenti o  affini (esempio in comodato d’uso) dietro verifica dell’esistenza di tali condizioni.

Il Comune dell’Aquila ritiene inoltre possibile una ‘proroga tecnica’ nel caso non si riesca ad effettuare i lavori nei termini previsti – prima della scadenza che faccia perdere i requisiti di assistenza -  effettuata su richiesta dei tecnici stessi almeno 15 giorni prima del decadere del termine.

Tra le proposte dei consiglieri interessante quella di Perilli relativamente al fondo immobiliare – finora assegnato senza graduatoria – che richiede almeno una graduatoria per il riscatto degli appartamenti del fondo.

Emanuela Bruschi


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