Firmato il protocollo fra Ministero degli Esteri e Ordine dei Giorna

10 Luglio 2007   13:18  
Valorizzare la presenza e l’attività informativa e di comunicazione degli operatori dell’informazione italiani all’estero. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato alla Farnesina tra il Ministero degli Esteri e l’Ordine dei Giornalisti all’interno di una conferenza cui hanno preso parte, tra gli altri, il viceministro Franco Danieli, il direttore della Dgiepm, Adriano Benedetti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Franco Levi, il Presidente dell´Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca (nella foto), il Presidente della Fieg, Boris Biancheri, e i parlamentari eletti all’estero Franco Narducci, Nino Randazzo e i nostri abruzzesi Giuseppe Angeli e Marisa Bafile. "Si tratta – ha commentato Danieli – di una firma molto importante perché la presenza e il ruolo dell’informazione italiana all’estero e dei suoi operatori è essenziale". Dopo aver ricordato e stigmatizzato la disattenzione del Paese verso le comunità emigrate e la mancanza dell’informazione di ritorno, il Danieli ha voluto sottolineare ancora una volta la centralità degli italiani all’estero, certo, ma anche della "proiezione internazionale dell’Italia nei confronti di cittadini di tanti Paesi, a partire da quelli di origine italiana". Per essere attori di una strategia vincente, per Danieli occorre "fare seriamente sistema", il che vuol dire, per il Viceministro, "eliminare, per esempio, la inutile presenza istituzionale delle regioni all’estero". Insomma, se il Paese deve presentarsi, deve farlo nella sua interezza. E ciò, ha aggiunto Danieli, vale anche per l’informazione. Come? Mettendo in rete le esperienze professionali in Italia e all’estero coinvolgendo gli organismi che si occupano delle nostre collettività. "La firma del protocollo – ha proseguito il Viceministro – è dunque un ulteriore tassello in un quadro concertato, è una cornice strategica unitaria dentro cui inserire i vari soggetti che si occupano della proiezione internazionale dell’Italia". Obiettivo della convezione, ha concluso, è quello di "promuovere una efficace comunicazione verso gli italiani all’estero e verso la crescente comunità di chi vive in mobilità temporanea". A illustrare il protocollo volto a "valorizzare l’informazione italiana all’estero" è stato l’ambasciatore Adriano Benedetti secondo cui quello di oggi è solo il primo passo verso "la realizzazione di iniziative specifiche per migliorare la diffusione e la visibilità dei nostri connazionali". "Attraverso questo accordo – ha spiegato – verranno promosse nuove reti di scambio, incontri di categoria a livello nazionale e internazionale e progetti mirati per la crescita del sistema-informazione e dei suoi operatori, favorendo al tempo stesso la nascita di nuove espressioni di categoria all’estero". Benedetti ha poi assicurato che la Direzione che presiede, per centrare tali obiettivi, è "pronta a collaborare con enti e istituzioni, con gli eletti all’estero e il Cgie, con le Federazioni della stampa e degli editori e della stampa italiana all’estero (Fusie), senza dimenticare Rai International e le agenzie". Nel protocollo, infine, non manca l’accenno ai giovani: attraverso questa intesa, infatti, Ministero e Cnog intendono "stimolare una qualificata crescita dei vari sistemi informativi e comunicativi in italiano all´estero" favorendo, in particolare, "nuove opportunità per le future generazioni", dando loro maggiori informazioni circa le opportunità di avvio alla professione giornalistica. Primo frutto del protocollo è stata la creazione di due banche dati on line: una, "L’Italia dell’informazione nel mondo" contiene una sorta di "censimento" di circa 780 media, tra stampa, radio e tv, all’estero. Nella seconda, invece, sono raccolti quasi mille nominativi tra giornalisti, editori, e pubblicitari italiani e di origine italiana all’estero. "Un patrimonio unico e inestimabile", secondo Benedetti di cui "è importante riconoscere il ruolo". A presentare le banche dati è stata Anna Maria Venanzi, dell’Ufficio II della Dgiepm. Entrambe, già on line, sono visibili o sul sito dell’Ordine (www.odg.it/media e www.odg.it/comunicatori) o su quello della Farnesina (www.esteri.it) nel settore "banche dati" o in quello "italiani nel mondo" all’interno del settore "politica estera". "In entrambi i casi – ha spiegato la Venanzi – i dati possono essere consultati attraverso singole schede che presentano la testata o la storia professionale, la formazione e i dati anagrafici del giornalista". Gli interessati possono in ogni momento aggiornare i loro dati, sarà poi la Direzione a convalidare i nuovi inserimenti. Tutte le informazioni, ha poi precisato Benedetti, sono passate al vaglio degli uffici consolari che hanno controllato l’esistenza delle testate e la presenza dei singoli nei rispettivi elenchi. La creazione delle due banche dati è per Lorenzo Del Boca, presidente dell’Cnog, "una iniziativa di grande respiro e significato, a cominciare dal lavoro di raccolta che è stato fatto. Ora, finalmente, abbiamo dati aggiornati sugli operatori dell’informazione all’estero. È stato un lavoro certamente capillare anche se non sappiamo quanto esaustivo, ma – ha sottolineato Del Boca – significativo. In ogni caso sarà un work in progress". Secondo il Presidente dell’Ordine dei giornalisti, "l’Italia finora ha avuto con gli italiani all’estero un rapporto superciale, che non si sa quando riusciremo a pareggiare". Quanto agli operatori dell’informazione, secondo Del Boca, "loro possono dare a noi forse più di quanto noi possiamo dare loro". In ogni caso, ha concluso, "la famiglia dei giornalisti una deve essere e una deve rimanere". Levi ha dato all’assemblea due importanti annunci riguardo la legge sull’editoria e la firma della Convenzione per Rai International. Entrambe molto attese, l’una da anni, l’altra da almeno quattro mesi, saranno oggetto di importanti novità. "Nei prossimi giorni – ha detto Levi – porterò in Consiglio dei Ministri la nuova legge sull’editoria. Avevamo programmato questo passaggio per la fine di giugno così da permettere la trasmissione del testo alle Camere prima della pausa estiva. Cosa, quest’ultima, che accadrà anche se i tempi sono slittati di una settimana". Anche in questo Dl, ha precisato Levi, "c’è il capitolo che riguarda la stampa italiana all’estero, in cui è stato riconfermato l’impianto, le condizioni e gli interventi per il suo sostegno". Tra questa e la prossima settimana sono attese importanti novità anche per Rai International. "Non appena Romano Prodi tornerà dalla sua visita in Medio Oriente - ha detto in proposito Levi - metteremo in agenda la firma della convezione che farà decollare la "nuova" Rai International di cui abbiamo ampiamente parlato". Con la nuova convezione, la rete sarà strutturata a regime in due canali: uno di notizie, l’altro generalista, cui dovrebbe aggiungersi un terzo completamente dedicato allo sport. Sulla riforma della legge, Del Boca ha lamentato e consigliato il Governo che "sarebbe il caso che queste riforme vadano prima discusse anche con i giornalisti e non venirle a sapere solo sui giornali a cose fatte".

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