Fisco, Rocco Siffredi evasore totale?

24 Giugno 2010   14:26  

Sono tre i filoni investigativi seguiti dalla guardia di finanza di Chieti scoperti nel territorio ortonese, vastese e lancianese in merito all'evasione fiscale internazionale che ha permesso di disarticolare un complesso sistema di frode fiscale. La tenenza di Ortona ha accertato come un noto attore imprenditore, si pensa all'ex porno divo Rocco Siffredi, pur avendo da tempo dichiarato di essersi trasferito al di fuori del territorio nazionale abbia di fatto continuato a permanere in Italia oltre i limiti temporali ammessi costituendo in Abruzzo il centro dei propri interessi.

Le indagini hanno evidenziato una sofisticata forma di evasione fiscale internazionale caratterizzata oltre dalla fittizia residenza all'estero anche da una forma di simulazione relativa soggettiva. In sostanza l'evasiione, che ha riguardato gli anni dal 2002 al 2005, sarebbe stata attuata mediante simulazione di negozi giuridici attraverso l'interposizione fittizia di terzi soggetti di diritto ungherese apparentemente unici beneficiari dei compensi finanziari riconducibili all'attore che e' risultato evasore totale per importi superiori ai due milioni di euro con evasione dell'Iva di circa 200 mila euro. La Compagnia di Vasto ha invece accertato che una societa' di diritto slovacco operante in italia e gestita dal socio italiano era da ricondurre al diritto nazionale italiano. E' emerso che la stessa aveva costituito in Italia una stabile organizzazione occulta. I ricavi derivanti dai pagamenti bancari effettuati dai clienti direttamente sul conto corrente della societa' presso una banca slovacca erano stati sottratti all'imposizione del fisco italiano. L'attivita' si e' conclusa con l'accertamento di base imponibile sottratta per oltre 1 milione di euro e di oltre 200 mila euro di evasione Iva; 6.782 sono state le ritenute non operate e non versate, 5 i lavoratori in nero e la denuncia di una persona per reati di natura fiscale. La Tenenza di Lanciano ha constatato l'esistenza di operazioni commerciali realizzate da una societa' operante nello smaltimento di rifiuti speciali che permettevano di originare dal nulla ingenti crediti Iva attraverso l'emissione di fatture per operazioni inesistenti emesse nei confronti di societa' in Italia e all'estero gestite dallo stesso sodalizio. L'attivita' si e' conclusa con la scoperta di violazione all'Iva per oltre 1,6 milioni e la denuncia di due persone. Complessivamente le tre operazioni hanno permesso di accertare circa 4 milioni di euro di base imponibile sottratta, circa 2 milioni di Iva non versata, 4 denunciati. Nei confrotni di tutti i soggetti sono state proposte misure cautelari e di sequestro per equivalente.


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