Fiume Saline, un anno dopo l'esondazione: argini distrutti e cumuli di rifiuti

L'AltraCittà: "Nulla è cambiato, bisogna evitare rischi"

17 Novembre 2014   10:22  

Con o senza minacce di maltempo, il fiume Saline continua in un modo o in un altro ad essere fonte di polemiche e preoccupazione per Montesilvano ed i suoi residenti.

L'ultima denuncia sulle condizioni del coso d'acqua è giunta da alcuni attivisti del gruppo ambientalista L'AltraCittà, che hanno voluto porre in evidenza lo stato di degrado in cui esso versa: "Ad un anno dall'esondazione nulla è cambiato, ed il Saline continua ad essere una terra di nessuno dove regna l'abbandono e dove accade d tutto tranne opere di bonifica".

Lungo le sponde del fiume, sempre stando al resoconto degli ambienalisti, si noterebbero tuttora l'argine distrutto per circa 25 metri (nel tratto compreso tra il Palacongressi e Porto Allegro) e grosse quantità di rifiuti depositate sul terreno, senza alcuna impermeabilizzazione, oltre allo scarico malsano del depuratore consortile.

"E' giunto il momento di passare alle azioni concrete" - hanno affermato gli attivisti di L'AltraCittà - "ed occorrono al più presto interventi atti a ridurre rischi, anche perché per troppo tempo le risorse sono state male investite o non investite affatto per amncanza di progettualità. Auspichiamo sia convocata al più presto una conferenza dei servizi, con l'amministrazione comunale a fare da capofila per tutti i Comuni del Sir".


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