Fondi Fas bocciati dal Governo, è polemica

Opinioni a confronto

20 Aprile 2010   14:41  

Esplode la polemica sugli 854 milioni dei fondi Fas, ovvero sulle risorse economiche provenienti dall'Europa tra le poche disponibili per interventi strategici nella nostra Regione, che a causa del debito sanitario non ha più denari propri da utilizzare ed iscrivere in buona parte delle voci di bilancio.

Il programma di spesa elaborato dalla Regione Abruzzo però è stato bocciato dal Ministero dello Sviluppo economico. I rilievi sono riportati in una lettera datata 4 febbraio (diffusa solo ieri dal gruppo consiliare del Partito democratico) per mancanza di interventi di rilievo, perché il programma è frammentario e dispersivo, la copertura finanziaria incerta, il crono-programma carente e per l'inammissibilità dei  finanziamenti a cultura, sport e fiere, a meno che non si dimostri che tali interventi  portino sviluppo e  occupazione.
Il Ministero indica come correzioni quello di concentrare le risorse su progetti realmente strategici,e come tali vengono indicati i porti di Ortona e Giulianova.

Il Pd va alla carica, per il capogruppo in regione Camillo D'Alessandro ''questa battuta d'arresto deve essere l'occasione per cambiare metodo, sfrondando gli interventi e cancellando le partite clientelari''

La Uil, con Roberto Campo ( cvedi oltre) dichiara: ''Chiediamo al Presidente Chiodi di non fare il solista come il suo predecessore, ma di condividere con le parti sociali la verità su come stanno le cose e l'azione comune per migliorare la situazione.''

Risponde però il presidente Chiodi: le osservazioni, ormai datate, del ministero non mettevano in discussione la linea generale, ma i tecnicismi di attuazione, poi risolti.

'' La procedura - afferma Chiodi - è sotto gli occhi di tutti ed è partita con una delibera del 21 dicembre scorso, peraltro ampiamente conosciuta da tutti i gruppi consiglieri, compreso quello del Pd. Tutte le osservazioni tecniche che sono emerse dalle diverse riunioni con i tecnici del ministero dello Sviluppo economico e quelli della Regione Abruzzo sono state calate nel documento di programmazione, nel pieno rispetto della legge, e la bozza di Par-Fas è stata nuovamente inviata al ministero dello Sviluppo economico solo la settimana scorsa''.
'' La verità - conclude il presidente della Regione - è che noi stiamo rincorrendo i tempi proprio per recuperare il tempo perduto, come sarà reso palese dal fatto che i Fas della regione Abruzzo saranno deliberati dal Cipe, insieme a quelli di gran parte delle altre regioni italiane. Anche il consigliere D'Alessandro dovrà accettare che l'Abruzzo ha recuperato il tempo perso dalla vecchia Giunta regionale. Parlare di "marchette" elettorali e di secretazione degli atti è assolutamente infondato di fronte soprattutto ad una Giunta che ha pubblicato la bozza di Par-Fas nel sito internet istituzionale ed ha inviato tutti gli atti agli organi di competenza.

Al nostro microfono a margine dell'odierno consiglio regionale Carlo Costantini dell Idv, e Gianfranco Giuliante del Pdl. A seguire un comunicato stampa della Uil regionale

Comunicato stampa Uil Abruzzo

Nonostante il Protocollo Regione-Parti Sociali su Fondi Strutturali e FAS 2007-2013, che dovrebbe assicurare almeno un'informazione puntuale e tempestiva, abbiamo appreso solo ieri, e non dalla Regione, che nella partita per lo sblocco del FAS regionale Abruzzo, la palla non è, come si credeva, nel campo del CIPE, ma è stata rinviata nel nostro, addirittura dal 4 febbraio, e tocca alla Regione rispedirla al Governo, ottemperando alle modifiche prescritte, per ottenere lo sblocco degli 854 milioni, che potrebbe essere ancora ritardato da un ulteriore rinvio della palla alla Regione, come preannuncia la stessa nota del Ministero dello Sviluppo Economico.

La natura delle osservazioni del Ministero, inoltre, circa l'insufficiente concentrarsi delle risorse sugli obiettivi strategici, analoghe ai rilievi mossi a suo tempo alla Regione dal Sindacato abruzzese, rimanda alla necessità di definire e portare a casa contestualmente anche il Master Plan, precisando le risorse effettivamente disponibili per il 2010 e il 2011. Il FAS ha sacrificato parte della spesa strategica a quella ordinaria, mentre il Master Plan contiene le partite più importanti per lo sviluppo regionale: il primo è bloccato, il secondo è rimasto ad oggi sulla carta. Dobbiamo modificare questa situazione, che ci penalizza anche nel confronto con altre regioni, che hanno avuto lo sblocco del FAS regionale e sono state inserite in programmi nazionali, come quello sulle infrastrutture strategiche, dai quali l'Abruzzo è escluso.

Secondo la Delibera CIPE del 2007, l'Abruzzo avrebbe dovuto avere circa 1.871 milioni tra FAS regionale e nazionale (PON/POIN). Se Master Plan e Accordo Infrastrutture non diventano operativi, l'Abruzzo rimane con solo gli 854 milioni del FAS regionale (oggi bloccato) e non recupera affatto la dotazione di 1 miliardo e 17 milioni di FAS nazionale cui la chiave di riparto regionale gli dava diritto prima della centralizzazione di quelle risorse operata da Tremonti.

Il Governo è intervenuto massicciamente nell'emergenza terremoto, gli va dato atto, ma ci tratta molto male per quanto riguarda lo sviluppo, lesinando le risorse nonché i vantaggi fiscali che potrebbero compensare la mancanza di attrattività dell'area del sisma.

Chiediamo al Presidente Chiodi di non fare il solista come il suo predecessore, ma di condividere con le parti sociali la verità su come stanno le cose e l'azione comune per migliorare la situazione.

Pescara, 20 aprile 2010

Per la Uil Abruzzo
(Roberto Campo)

 

 


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