Sono cinque, e i più potenti e si schierano contro le terre terremotate.
Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna non ci stanno, e bloccando gli aiuti Ue all'Emilia Romagna per il terremoto del 20 e 29 maggio. E' quanto emerge da fonti Ue a margine dell'Ecofin bilancio.
Al centro della questione ci sono i 670 milioni di euro del Fondo di solidarietà Ue proposti per compensare i danni subiti dall'Italia.
Tutti i 27 stati che compongono l'Unione europea abbiano riconosciuto che l'Italia ha diritto ai finanziamenti del Fondo di solidarietà Ue, e hanno negli scorsi giorni formalmente approvato la decisione di renderli fruibili ai paesi terremotati.
I cinque paesi non vogliono pagare.
"Nessuna delegazione si è espressa contro i Fondi dovuti all'Italia - precisa l'ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, che rappresenta l'Italia nella trattativa per il bilancio Ue in corso a Bruxelles- ma cinque o sei paesi ritengono che la decisione sulle modalità del finanziamento deve essere contestuale a quella sulla rettifica del bilancio 2012 da 9 miliardi".
Le trattative dunque sono ancora in corso.
Come riferisce Repubblica.it, quando a metà settembre, la Commissione europea propose lo stanziamento a favore delle tre regioni colpite (Emilia, Lombardia e Veneto, ma all'Emilia era destinato il 92% dei fondi per il maggiore impatto del sisma sul territorio) il commissario europeo alla Politica regionale Johannes Hahn aveva detto: "Dobbiamo aiutare questa Regione altamente produttiva a rimettersi in piedi. L'ammontare dell'aiuto riflette l'entità dei danni provocati dal terremoto a migliaia di famiglie, alle loro case, ai loro mezzi di sostentamento e all'economia della Regione in generale."
Oltre che sulla proposta di bilancio rettificativo che riguarda i fondi per il terremoto in Emilia, i cinque Paesi si sono espressi contro anche l'altra proposta di bilancio rettificativo da 9 miliardi, che comprende anche i fondi per il finanziamento dell'Erasmus, pari a circa 180 milioni di euro.