Fondi emergenza terremoto, L'Aquila spera. Domani Cialente e Chiodi da Monti

27 Dicembre 2011   11:39  

È iniziata, nella sala conferenze dell’assessorato comunale all’Ambiente, la seduta permanente del Consiglio comunale, straordinario e aperto, sul problema  dell’integrazione dei fondi per l’emergenza e sulla relativa copertura finanziaria, da ottenere tramite ordinanze di presidenza del consiglio dei ministri. L’iniziativa, promossa dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, dal presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti e dall’intero organismo consiliare, è volta ad avviare una discussione e a programmare iniziative in sostegno delle istanze della municipalità, con particolare riferimento alle risorse legate all’emergenza, alla ricostruzione, all’assistenza alla popolazione e al rinnovo dei contratti per il personale a tempo determinato assunto a seguito del sisma dai Comuni del cratere.

Il sindaco Cialente, che con il suo intervento ha aperto i lavori, ha annunciato che domani, alle 16.30, insieme con il commissario alla Ricostruzione Gianni Chiodi, incontrerà il presidente del consiglio Mario Monti sulle questioni ancora aperte legate alla fase post sisma.

“Per il 2011 – ha dichiarato il primo cittadino – per il cratere sono stati stanziati 350 milioni di euro, erano stati 280 nel 2010, mentre per il 2012 sono previste risorse per soli 30 milioni di euro. La prima emergenza legata a questa contrazione di risorse è costituita dalla mancanza di copertura finanziaria per il rinnovo dei contratti del personale a tempo determinato assunto per fronteggiare il sopraggiunto carico di lavoro. Una situazione di empasse che sta già provocando problemi e rallentamenti, visto che alcuni contratti sono già scaduti. Basti pensare che alla vigilia di Natale avremmo dovuto assegnare alloggi del progetto Case e Map. Non è stato possibile proprio per l’assenza di questi dipendenti che sono, numericamente e per competenze, alla base di settori nevralgici della fase post sisma. Una situazione che sta provocando dunque ulteriore disagio per i cittadini e aggravio delle spese per l’assistenza. Se non si rinnovano i contratti si bloccano gli uffici”.

Cialente si è quindi soffermato sulle questioni sollevate dal Ministero delle Finanze in merito al rinnovo dei contratti. “Il Comune dell’Aquila – ha proseguito il sindaco - ha effettuato tutte le rendicontazioni e inviato la relazione sul lavoro dei dipendenti a tempo determinato. Mancava solo la foto dei lavoratori. Perciò le osservazioni del Mef sono infondate. La verità è che siamo ancora in emergenza. Non capisco cosa sia cambiato nel 2011 per indurre il Governo a ridurre i trasferimenti in denaro e mi chiedo se, a questo punto, anche al Commissario Chiodi sia stata chiesto un report sulla sua attività in termini di gestione dell’emergenza. La ricostruzione è bloccata, sospetto per mancanza di fondi, e abbiamo progetti per il centro storico, presentati dai cittadini, che la struttura commissariale, con in testa Chiodi, tiene fermi in maniera pretestuosa con la questione dei piani di ricostruzione”.

Il sindaco ha poi parlato dell’incontro di domani. “La mia proposta al Governo – ha dichiarato Cialente - sarà quella di predisporre un decreto legge che contenga le risorse per il cratere da inserire nel primo provvedimento all’esame delle Camere”.

“La previsione di spesa – ha proseguito il primo cittadino - può essere quantificata, per tutto il 2012, in 18 milioni e mezzo di euro per il personale, tra Comuni, Provincia ed Sge, 67milioni 337 mila euro per l’assistenza alla popolazione, 50 milioni di euro per altre spese legate ai rimborsi e agli indennizzi e 54 milioni di euro per il personale dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine, oltre che per l’adeguamento dei bilanci degli enti locali. Parliamo dunque, complessivamente, di 190 milioni di euro. Chiederò pertanto al Governo, che ne stanziati 30, i restanti 160 milioni di euro per il fabbisogno della persistente emergenza. Inoltre solleciterò la ripresa dell’attività del tavolo di coordinamento sulla ricostruzione, che non si riunisce più da quando non c’è più Letta a fare da tutore al commissario Chiodi. All’esame del tavolo deve andare soprattutto la questione della filiera Cineas, Reluis, Fintecna, che ormai genera ritardi inaccettabili nell’esame delle pratiche della ricostruzione”.


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