Forza Italia Sta Per Perdere il Simbolo: "Non Siamo Proprietà Privata di Berlusconi"

22 Aprile 2015   05:00  

E' iniziata la battaglia legale sul simbolo di Forza Italia. Ad inaugurare la guerra giudiziaria contro i 'poteri di firma' del tesoriere unico azzurro Mariarosaria Rossi, apprende l'Adnkronos, è il senatore campano di Gal Vincenzo D'Anna, che questa mattina, attraverso il suo avvocato, Arturo Umberto Meo, ha presentato al tribunale civile competente di Roma un ricorso che contesta i "poteri e la legittimità della carica attualmente ricoperta dalla senatrice Rossi". Di conseguenza, la non validità delle deleghe conferite dal tesoriere unico ai coordinatori regionali per la composizione e la presentazione delle liste alle regionali e alle amministrative.

''L'intento precipuo del ricorso -spiega D'Anna- è quello di definire una volta per tutte che in Forza Italia non si può fare a meno, nè degli organismi previsti dallo statuto, nè della democrazia decisionale. Non è concepibile, in presenza del finanziamento pubblico, ovvero dei soldi dei contribuenti, che il partito sia considerato come una proprietà privata. Berlusconi ha tantissimi meriti, che nessuno disconosce, ma non credo che sia consentito ricondurre a lui una gestione da monarca assoluto, un concetto del tutto estraneo a un partito che si richiama al liberalismo e alle libertà".

D'Anna chiude con una citazione delle sue, stavolta richiamando un passaggio dell'Anabasi dello storiografo greco Senofonte: "Senofonte ricorda che la democrazia consente ai pidocchi di divorare i leoni. Una testa, un voto. Questa è l'essenza della democrazia''.


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