Forza Italia, la nostra opposizione in Regione ha prodotto risultati importanti, non ci fermeremo

07 Gennaio 2016   15:05  

“La Finanziaria della Regione Abruzzo è stata approvata, con il nostro voto contrario, la mattina del 31 dicembre dopo almeno dieci giorni di battaglia in commissione e 4 in Aula. Qualche piccola soddisfazione l’abbiamo ottenuto limitando i danni di un Bilancio senza sviluppo, investimenti, detassazione  e coraggio. Abbiamo votato contro quella Legge perché la maggioranza di centrosinistra non ha voluto accettare la logica di una differenza manovra economica”.

E’ quanto ha dichiarato il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri durante la conferenza stampa di questa mattina alla quale hanno partecipato Mauro Febbo, Presidente della Commissione di Vigilanza e il Consigliere regionale Emilio Iampieri.

“Voglio ricordare – ha aggiunto Sospiri - che l’Abruzzo ha raggiunto il pareggio di Bilancio nel 2014 ed è stato certificato nel 2015, tant’è che si potrebbe uscire dal Commissariamento della Sanità. Noi ritenevamo e riteniamo che la fiscalità in avanzo vada restituita agli abruzzesi ai quali negli anni scorsi abbiamo chiesto grandi sacrifici ma non siamo stati ascoltati. La differenza tra entrate fiscali e oneri per i mutui è pari a 74 milioni di euro all’anno dai quali reperire le risorse per ripianare il disavanzo che tutte le Regioni faranno in 10 anni mentre l’Abruzzo, grazie al frettoloso Paolucci, lo farà addirittura in 7. Se fosse passata la nostra linea (copertura del deficit in 10 anni) avremmo avuto a disposizione 25 milioni per ridurre la pressione fiscale e rimettere i soldi nelle tasche degli abruzzesi. Quella messa in campo dal centrosinistra – conclude Sospiri – è una manovra ancora difensiva, recessiva che non aggancia la ripresa.

“Il Governo D’Alfonso ha "nascosto"  risorse perché  le deve destinare fra poche settimane a Tua (10 milioni), Saga (7 milioni) e Abruzzo Engineering (5) – ha spiegato Mauro Febbo – e oltre a questo dobbiamo aggiungere un mutuo da 100 milioni che peserà sulle nostre spalle per i prossimi 30 anni e sul quale anche i Revisori dei Conti  hanno espresso parere contrario. Negli ultimi giorni dell’anno siamo intervenuti per chiedere modifiche sostanziali alle 3 Leggi in approvazione (Documento di economia e finanzia, Legge di stabilità e Bilancio) ottenendo importanti risultati: la moratoria di 2 anni contro l’apertura di nuovi centri commerciali (che cercheremo di portare a 5 anni); una Legge per evitare la cementificazione degli argini dei fiumi; la copertura del 100% a carico della Regione della spesa per il trasporto degli studenti disabili; la proroga della Legge sismica accogliendo le istanze di tutte le organizzazioni professionali e imprenditoriali; i fondi per il soccorso alpino che non erano stati previsti; la proroga della Legge per i sottotetti e per il Piano casa per i quali, quando eravamo al governo della Regione, ci avevamo vomitato addosso ogni tipo di critica.  

Poi si erano inventati una tassa (sul VIA) a scapito degli imprenditori volevano insediarsi in Abruzzo e che avrebbero dovuto presentare la domanda con un balzello che poteva arrivare fino a 20 mila euro (oggi a meno di ¼) mentre chi voleva presentare osservazioni avrebbe speso fino a 500 euro (ora 50 euro). Abbiamo ottenuto inoltre l’impegno del Governo per il Ciapi con uno stanziamento iniziale di 700 mila euro che permetterà di far ripartire l’attività evitando la logica di “figli e figliastri”. Infine su un emendamento di Mazzocca  avente ad oggetto i  canoni idroelettrici, ho ottenuto il rinvio dell'applicazione al 1° gennaio 2017 e al tempo stesso la valutazione dei neutralità del maggior costo a carico delle aziende che magari venga scaricato sui costi d'impresa".

“Abbiamo dato il nostro contributo anche per l’Abruzzo interno – ha evidenziato Iampieri - facendo approvare emendamenti come quello per le Riserve naturali (che ha permesso di raddoppiare lo stanziamento portandolo a livello dell’anno scorso), per la discarica di amianto di Montereale (ottenendo l’impegno della Regione a bonificare l’area), 500 mila euro come primo ristoro per i Comuni della Marsica colpiti dall’alluvione.  Siamo di fronte a una Finanziaria che prevede nuovi debiti che ruberanno quote di futuro ai nostri giovani a fronte di tante promesse non mantenute da parte del presidente D’Alfonso come sull’Aquila per cui nel suo programma scriveva cose da libro dei sogni ma a oggi non è stata prevista nessuna risorsa; l’unico provvedimento varato è una “leggina” a favore della Perdonanza ma nulla per L’Aquila città e per il suo rilancio culturale e sociale. Inoltre in questi 2 anni si è confermata una tendenza preoccupante che vede aumentare la dicotomia tra le aree interne e la costa con differenze che cominciano a pesare in maniera forte. La situazione è sempre più difficile anche per la Marsica e la sua agricoltura, se consideriamo un Psr assolutamente deludente e un assessore Pepe che vediamo improvvisare senza la capacità di dare risposte concrete al comparto primario”. 


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