Frode ittica: sequestrati 2,5 tonnellate pesce surgelato

04 Gennaio 2013   14:45  

 Maxi sequestro di prodotti ittici scaduti, privi di documentazione, conservati insieme ad altri genere alimentari.
I militari della guardia costiera di Giulianova (Teramo) diretta dal tenente di vascello Sandro Pezzuto con il supporto degli uffici marittimi di Martinsicuro, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi e Silvi, hanno passato al setaccio dal 10 al 28 dicembre, tutta la filiera della pesca in occasione delle festivita' natalizie.
Sono stati eseguiti 129 controlli che hanno riguardato principalmente motopesca, pescherie, ristoranti e commercianti ambulanti, centri della grande distribuzione, rivendite all'ingrosso e al dettaglio, magazzini di stoccaggio. Sono state elevate 22 sanzioni amministrative per un totale di quasi 38mila euro e sono stati effettuati sequestri amministrativi per un totale complessivo di oltre 2 tonnellate e mezzo di prodotto ittico vario.
Particolarmente complessa e' stata l'attivita' di controllo di alcuni depositi di prodotto ittico surgelato all'ingrosso dove, in un caso, all'interno delle celle frigorifere di dimensioni industriali, sono stati trovati 2.200 chili di prodotti ittici scaduti da almeno due anni, stoccati insieme ad altri prodotti in corso di validita'.
In un altro caso, invece, presso un centro di vendita al dettaglio, sono stati trovati prodotti ittici surgelati di dubbia provenienza, stipati in condizioni di promiscuita' con altri prodotti ittici scaduti e prodotti di altro genere alimentare (carne e salumi).
Inoltre, lo stesso esercizio commerciale deteneva nei banchi frigo per la vendita al pubblico, oltre a prodotti ittici privi di qualsiasi documentazione relativa alla loro tracciabilita', anche prodotti ittici carenti di etichettatura. In questi due casi, i militari hanno elevato diversi verbali amministrativi sequestrando oltre 3 quintali di merce.
In alcuni ristoranti e ipermercati sono stati scoperti alcuni filetti di merluzzo che presentavano un'etichettatura ingannevole circa la reale identita' e specie ittica di appartenenza, inducendo in errore l'acquirente sulle caratteristiche del prodotto.
In questo caso e' stata elevata una sanzione pecuniaria di 6mila euro.


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