#Frontex: 36 mila #immigrati arrivati in Italia in soli cinque mesi

"Base operativa a Catania. Coordinamento sarà più efficiente"

29 Maggio 2015   07:46  

Sono 36 mila i migranti approdati sulle coste italiane dall'inizio del 2015, contro gli oltre 170 mila del 2014 e i 45 mila di tutto il 2013.

E' quanto risulta dagli ultimi dati dell'agenzia Frontex.

Nei primi mesi di quest'anno, ha sottolineato il direttore Fabrice Leggeri, si e' verificato uno spostamento a Est delle provenienze: e infatti, in Grecia sono gia' arrivati 39 mila migranti, mentre nell'intero 2014 erano stati 50.831.

"Il potenziamento dei fondi a disposizione di Frontex - ha spiegato Leggeri - ci rende piu' flessibili.

Ora potremo muovere i mezzi delle missioni Triton e Poseidon dalle rispettive zone di competenza per destinarli dove ce n'è piu' bisogno.

Sugli arrivi da Est abbiamo anche la possibilita' di cooperare con i paesi terzi, la Turchia in particolare, mentre nel Mediterraneo centrale la Libia e' ancora priva di controllo politico e questo rende impossibile la cooperazione".

Immigrazione: Frontex, base operativa sarà a Catania
Vogliamo aprire a più presto. Coordinamento sarà più efficiente 

Sarà a Catania la base operativa regionale di Frontex. Così il direttore esecutivo dell'Agenzia Ue Fabrice Leggeri. "L'obiettivo è di aprire prima possibile. Catania ci ha offerto una sistemazione ed i nostri ufficiali hanno fatto un sopralluogo e la trovano idonea", dice. "Il coordinamento da Catania sarà più efficiente" aggiunge.

L'apertura di una base operativa regionale di Frontex a Catania è legata all'attività che sarà svolta negli 'hotspots', dove gli specialisti di Frontex, Ufficio dell'asilo Ue (Easo), e Europol collaboreranno con le autorità italiane. Così il direttore esecutivo di Frontex Fabrice Leggeri in un'intervista all'ANSA.

Su migranti Ue volta pagina, ma partita è in mano Stati 

La Commissione europea targata Juncker volta pagina sull'immigrazione, dopo gli anni di inerzia a cui ci aveva abituato l'esecutivo Barroso.

Ma la sfida ora è vincere il muro di ostilità di una decina di capitali, pronte a frenare la rincorsa di Bruxelles.

Perchè se la proposta di ridistribuzione obbligatoria intra-Ue di 40mila eritrei e siriani richiedenti asilo da Italia (24mila) e Grecia (16mila) è un "buon inizio", come sottolinea il capo della Farnesina Paolo Gentiloni: "Ci sarà una trattativa nelle prossime settimane e l'Italia si augura che non prevalga l'egoismo". Al di là dei numeri (da alcuni giudicati troppo alti e da altri il contrario), Bruxelles introduce un meccanismo basato su ciò che fino ad oggi era stato solo uno slogan: il principio politico della solidarietà. "Una breccia aperta nel muro dell'egoismo e dell'indifferenza costruito in questi anni", la definisce il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi. "Un passo nella direzione giusta" secondo il segretario dell'Onu Ban Ki Moon, che "incoraggia gli Stati membri a mostrare compassione" nell'accoglienza, mentre il presidente Juncker invita i governi "riluttanti" ad ascoltare l'appello del numero uno del Palazzo di vetro.


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foto da twitter Frontex
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