Fuga di cervelli, parla un giovane imprenditore italo-canadese. "In

"Il Canada è un Paese dove c´è spazio per tutti .C´é una grande tolleranza verso gli stranieri. L´immigrato é visto come una grande ricchezza che può portare nuovi modi di pensare e nuove idee. Questo che sto dicendo è palpabile giorno per giorno. Esistono programmi di inserimento degli immigrati al lavoro perché si é capito che un´azienda che ha al suo interno persone di culture differenti non può che trarre benefici". Lo ha affermato Claudio Castagnetta un giovane partito dalla Sicilia nell´ottobre 2002 alla volta del Canada, con un titolo univeristario in tasca, ma soprattutto con una valigia piena di entusianmo e voglia di fare. In Canada si è poi iscritto a un Master in Marketing-MBA all´Université Laval del Quèbec ed oggi ammette di sentirsi professionalmente realizzato. "Ora sto lavorando sulla costruzione di un depliant pubblicitario che mira a promuovere il turismo rurale, sociale ed enogastronomico della Sicilia - agginge Castagnetti - una terra in cui ci sono tantissime ricchezze che, per noncuranza, non vengono promosse oppure vengono promosse male. In tutto questo, c´é una grande curiosità da parte dei canadesi nei confronti della mia Terra. Per sviluppare questo progetto sono associato ad un´importante agenzia di viaggi di Montreal, che crede in quello che faccio". Le parole di Castagnetti fanno tornare in primo piano lo spinoso, preoccupante ed avvilente problema della fuga di cervelli, ma sull´argomento Castagnetti è ottimista e sembra avere le idee ben chiare: "Per me questa fuga non esiste: primo perché nessuno è in ´fuga´. Dentro di noi c´é sempre la speranza di rientrare in Italia. Conosco molti italiani ricercatori a cui piacerebbe lavorare nel loro Paese d´origine. Vorrebbero solo essere considerati per quello che fanno, essere valorizzati e non trattati come dei numeri. Non si tratta solo di un aspetto meramente economico. In secondo luogo: non sono d´accordo all´utilizzo della parola ´cervelli´. Si tratta solo di persone che hanno il coraggio di cambiare e dare un senso alla loro vita professionale e non. Cosa che in Italia è sempre più difficile. In Canada ad avere coraggio e credere in quello che si fa alla fine si é ripagati". Un invito, forse, a fare i bagagli, a trasferissi in un paese che dà spazio a cultura e intelligenza. Qualità che in Italia, purtroppo, non trovano lo spazio necessario. Patrizia Santangelo