Fumo passivo, l’80% degli italiani non conosce gli effetti negativi

11 Settembre 2019   09:50  

Quella delle sigarette è una questione annosa, e che è spesso al centro delle attenzioni di tutti, fumatori e non, perché chi ha il vizio delle sigarette va incontro a diverse conseguenze per la propria salute e per quella di chi gli sta accanto. 

Eppure la maggior parte dei fumatori appare poco informato sugli effetti negativi del fumo passivo. Andiamo ad approfondire cosa è emerso da un sondaggio dell’AIOM, per poi vedere le alternative alle sigarette tradizionali oggi in commercio.

 

Poca informazione e falsi miti: il fumo passivo e gli italiani

Fumo e rischi per la salute: un argomento così discusso da dover essere ormai chiaro per tutti. Invece, secondo quanto emerso da una ricerca dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, la situazione appare diametralmente opposta. 

Basta partire da qualche dato per capire quanto ci sia ancora da fare per arrivare a un buon livello di informazione e consapevolezza: otto italiani su dieci non sanno che il fumo passivo è causa di cancro ai polmoni, mentre quasi la metà (48%) dei nostri connazionali crede che questo tumore non si possa prevenire e, anche per questo motivo, solo il 45% cambierebbe il suo stile di vita per prevenire eventuali conseguenze negative. 

C’è dunque poca chiarezza sui danni causati dalle sostanze nocive contenute nelle sigarette tradizionali, visto che chi inala fumo passivo entra in contatto con oltre quattromila sostanze chimiche e, proprio come chi fuma direttamente in prima persona, è soggetto a diverse patologie (irritazione oculare, mal di testa, nausea, tosse e problemi respiratori). 

I tabagisti abituali hanno un’alta probabilità di incorrere in problemi ai polmoni, ma molte ricerche hanno dimostrato che anche i soggetti “passivi” incorrono in diverse spiacevoli conseguenze per la salute. Per questo, oggi più che mai, occorre aumentare il livello di informazione e, al contempo, far luce sui nuovi metodi per smettere di fumare. 

 

I nuovi metodi per smettere con le sigarette

Li abbiamo soltanto sfiorati, e qui è dunque il caso di approfondire questi nuovi rimedi tecnologici che si propongono di diventare alternative alle sigarette tradizionali. Stiamo parlando della sempre più apprezzata sigaretta elettronica, la cui utilità è stata confermata anche da alcuni studi.

In base alle ricerche pubblicate sulla rivista New England Journal of Medicine, è emerso quanto segue: le sigarette elettroniche risultano due volte più efficaci degli altri rimedi classici a base di nicotina, come nel caso dei cerotti, ad esempio. Lo studio, che ha coinvolto ben 886 persone, ha quindi dimostrato che le e-cig sono il rimedio migliore in assoluto per abbattere la dipendenza dalle sigarette tradizionali. 

Ma va anche detto che, al contempo, può essere utile accompagnare questi strumenti con altre opzioni. Come nel caso del supporto di uno psicologo, che può dimostrarsi molto utile per la lotta a questa dipendenza. Siccome quest’ultima coinvolge sia il fisico che l’aspetto psicologico, l’aiuto di un esperto in materia può rendere meno complesso il percorso di disassuefazione.

Dallo psicologo alle sigarette elettroniche, dunque, i rimedi per smettere di fumare esistono.


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