@GabrieleMuccino: "#Pasolini Regista Amatoriale". E' Pioggia Di Insulti, Chiuso Profilo Facebook

La furia iconoclasta del web. Muccino: "Merito olio di ricino?"

04 Novembre 2015   10:47  

Gabriele Muccino ricorda a modo suo Pier Paolo Pasolini e scrive su Facebook che "il suo cinema era amatoriale e che con lui inizio' il degrado della nostra cinematografia".

"Non basta essere scrittori per trasformarsi in registi. Cosi' come vale anche il contrario. Il cinema Pasoliniano apri' le porte a quello che era di fatto l'anti cinema in senso estetico e di racconto", l'accusa di Muccino.

Un'analisi lucida e personale, controcorrente nel momento in cui tutti celebrano Pasolini, scatena la furia iconoclasta del web contro il regista romano.

Una pioggia di insulti che portano Muccino di prima mattina a chiudere il suo profilo Facebook.

 

 

Non prima di aver postato nella notte la sua replica a chi lo ha insultato, le cui tracce restano su Twitter.

"Tutti in fila... uno due, uno due... e chi non la pensa come voi, olio di ricino. Ma per favore - scrive il regista di 'Padri e figlie' in un post notturno - popolo di Facebook che insulta prima ancora di leggere e cercare di comprendere quello che io ho veramente scritto e non ha mai voluto l'ambizione di trovare consenso o condivisione ma solo di essere raccontato.

E' ancora un nostro diritto dire cosa pensiamo? A quanto pare no. Meglio dare del mediocre, dell'arrogante, della nullita', insulti a destra a manca, una sassaiola da vandalismo intellettuale contro colui che ha osato dire che forse la terra non era al centro dell'Universo.

Non mi scalfisce cio' che leggo - aggiunge amaro - ma il giudizio che esce fuori con tanta rabbia e violenza. Il giudizio che inconsapevolmente date di voi stessi e della violenza che esternate e che non era affatto presente in quanto da me scritto".

Quindi ribadisce il suo pensiero, "per l'ultima volta perche' nel prossimo post riprendero' a parlare di cose che mi premono assai di piu'".

E non parla piu' semplicemente in veste di regista, ma di esperto e cinefilo:

"Il cinema e' industria, un film costa, se non rientra dei denari, la pellicola, quando c'era la pellicola, finisce al macero e nell'oblio - scrive -.

Dalla meta' degli anni '70 il cinema italiano e' morto a causa di improvvisati registi che non sapevano come comunicare col pubblico". E quindi il nuovo affondo 'critico' su Pasolini regista: "Da quando ci si inizio' ad improvvisare registi. Ho detto qualcosa che non e' verificabile? - si chiede Muccino -.

Ho detto che Pasolini regista ha aperto la porta ad altri registi improvvisati che a differenza sua non avevano nemmeno l'immensa statura di scrittore e poeta... Ho detto che Pasolini era uno scrittore prestato al cinema e che il cinema non era nelle sue corde piu' alte.

Lo penso, lo pensero' e avro' ogni sacrosanto dovere di dirlo anche davanti ad una folla di forcaioli che ha intasato questa bacheca di insulti".

Quindi la chiosa amara: "Ma li lascero' i vostri insulti, per quanto possa mai riuscire a resistere dal non cancellarli quando mi ci imbatta, essendo voi entrati con le scarpe infangate in casa mia senza avere neanche avuto la premura di togliervele o di lasciare una decente pulizia alle vostre spalle. Ora basta, chiudo questa parentesi penosa di fascismo applicato.

Domani olio di ricino a colazione e il mio peccato verra' purificato!".

Uno sfogo notturno a cui fa seguito la scelta, drastica, di chiudere la pagina Facebook.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore