Galleria commerciale sotto Piazza Duomo, Italia Nostra dice NO!

13 Febbraio 2013   17:12  

E mentre il sindaco dice "E' un'idea che deve solo aprire un dibattito", ecco pronto un intervento di riflessione.

Da Italia Nostra, sezione dell'Aquila, che scrive 

Project financing parcheggio-centro commerciale sotto Piazza del Mercato a L'Aquila.

La Sezione ITALIA NOSTRA L'Aquila è decisamente contraria all'ipotesi di realizzare, al di sotto della storica Piazza del Mercato, un parcheggio per 525 posti auto dei quali 350 per i residenti (da vendere, pare, a 40.000,00 euro l'uno più iva!) e 175 a servizio di un'annessa "galleria commerciale", sempre sotterranea, di circa 4.200 mq.

Lo "scellerato" progetto prevede anche un accesso, sempre sotterraneo, da via XX Settembre, attraverso Via delle Bone Novelle e via dell ' Arcivescovado. Le motivazioni alla base di questa decisa e convinta contrarietà sono non solo di ordine generale e tecnico ma anche e soprattutto culturali:

1) la proposta nasce già vecchia non tanto perché risale a metà degli anni Ottanta, quando già allora fu bocciata grazie alla contrarietà della cittadinanza e della stessa Sezione di Italia Nostra, ma è vecchia anche rispetto a un quadro generale ormai completamente mutato sia a livello locale, che nazionale e internazionale; il futuro non sono certo i parcheggi, specie per un centro storico martoriato dal sisma del 2009 il cui "restauro-ricostruzione" dovrebbe essere assolutamente prioritario rispetto a qualsiasi altra iniziativa;

2) la Piazza, luogo centrale e identitaria dove si tiene (teneva) il mercato da oltre sette secoli, verrebbe snaturata così come lo sarebbero, ancora di più di quanto non lo fossero già prima del sisma, le caratteristiche storiche, architettoniche, sociali e culturali della città; oggi il futuro è nella singolarità dei luoghi non nella omologazione ai prototipi "commerciali" presenti ormai ovunque;

3) si scaverebbe senza sapere cosa c'è sotto e quali danni (causa vibrazioni) possa portare lo scavo a tutti gli edifici contermini, tutti puntellati da oltre 3 anni, che già faticano a tenersi in piedi; autorevoli studiosi locali non escludono significative presenze archeologiche e stupisce la rapidità con la quale qualche studioso non locale si sia affrettato ad escluderle;

4) al più inesperto di urbanistica e di traffico è ben noto che i grandi parcheggi sono "generatori di traffico" e non sono necessariamente funzionali alla tanto auspicata pedonalizzazione del centro storico: caso emblematico quello di Ancona, dove un grande parcheggio in una delle piazze centrali della città non ha portato alla chiusura del centro né alcun beneficio al traffico;

5) il Parcheggio di Collemaggio, alla cui realizzazione si oppose invano sempre Italia Nostra, è, ed era anche prima del sisma, ampiamente sottoutilizzato: perché non realizzare un gruppo di ascensori che portino a Viale Rendina ovvero direttamente al centro, con un costo decisamente basso?

6) nel Piano strategico della mobilità del Comune presentato lo scorso anno non era assolutamente prevista una ipotesi del genere; il fatto che ora sia spuntato un privato che mette "i soldi" e che quindi non ci saranno costi economici per il Comune, ci sembra assolutamente secondario: di certo il privato ne trarrà i suoi ampi benefici, sottraendo comunque al pubblico il suolo gratuitamente;

7) sarà già un problema riportare gli esercizi commerciali in centro e si vorrebbe poi concentrarli sottoterra? Il parcheggio otterrebbe sicuramente un effetto contrario; il vero "salotto commerciale" è il centro storico stesso della città;

8) è da sottolineare la mancanza di una pianificazione generale, specie dopo un evento come quello del 2009, e la necessità di verificare la compatibilità di tutti i piani esistenti, compreso il Piano di ricostruzione, o in fase di redazione a cura del Comune che, al momento, certamente non "dialogano" tra di loro;

9) uno degli obiettivi dovrebbe essere quello di pedonalizzare il centro storico, sul quale sembra che tutti, a parole, siano d'accordo, ma da realizzare con servizi di trasporto pubblico urbano efficienti e non inquinanti: questo, forse, vorrebbe dire andare verso una smart city.


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